In un tipico caso giudiziario, ciascuna delle parti deve presentare prove a un giudice o a una giuria per dimostrare sufficientemente la propria posizione. Un’eccezione, chiamata anche presunzione, a questa regola esiste nella maggior parte delle giurisdizioni. In generale, una presunzione è una nozione legale che consente a un giudice o a una giuria di presumere che un determinato fatto sia vero se un altro fatto, o un insieme di fatti, può essere dimostrato da una parte in causa. Una presunzione legale può essere confutata se una delle parti è in grado di presentare prove che la confutano effettivamente. Questa è nota come presunzione confutabile.
In linea di massima, per confutare una presunzione è necessario che la parte che obietta dimostri adeguatamente che la presunzione è falsa. La parte può farlo presentando testimonianze, documenti o atti a sostegno della sua posizione. In generale, la presunzione sarà considerata confutata se una persona ragionevole di media intelligenza potrebbe decidere razionalmente che non si applica al caso in questione. Le presunzioni confutabili si estendono a quasi tutti i settori del diritto.
Un esempio comune di presunzione confutabile si trova nel diritto di famiglia. Di norma, se una donna è sposata quando dà alla luce un bambino, si presume che suo marito sia il padre del bambino. Questa ipotesi può essere confutata se una parte coinvolta la contesta e offre prove che dimostrino che il marito non è in realtà il padre del bambino. Molte giurisdizioni aderiscono anche a una presunzione confutabile secondo cui, se si verifica violenza domestica tra genitori, il genitore violento non può avere la custodia dei figli minorenni della coppia.
Nell’ambito del diritto penale, in molti paesi esiste una presunzione di innocenza a favore dell’imputato. In altre parole, un imputato criminale è considerato innocente fino a quando non viene dichiarato colpevole dall’accusa. In genere, l’avvocato dell’accusa deve confutare questa presunzione confutabile presentando al processo prove che dimostrino che l’imputato ha commesso il reato oltre un ragionevole dubbio o qualche altro livello di prova legale.
La nozione di presunzione confutabile può emergere anche nel diritto societario. Ad esempio, si presume generalmente che se due o più parti concordano di condividere i profitti aziendali, abbiano costituito una società in nome collettivo. Quando viene stipulato un contratto commerciale, vi è una presunzione relativa che le parti contraenti intendessero creare un accordo giuridicamente vincolante. L’onere di confutare tale presupposto grava ordinariamente sulla parte che intende rifiutare il contratto.