La vasoepididimostomia definisce una forma delicata di chirurgia di inversione della vasectomia eseguita quando una parte del dotto spermatico è bloccata. Una sezione del condotto chiamata epididimo si attacca ai testicoli e consente allo sperma di diventare mobile. Se il tessuto cicatriziale da una vasectomia o da lesioni si forma, potrebbe verificarsi un blocco, che richiede questa procedura di bypass per ripristinare la fertilità maschile.
La vasectomia recide il dotto deferente, un tubo che collega l’uretra e i testicoli. Questo tubo trasporta lo sperma dall’epididimo in modo che possa essere eiaculato durante il rapporto sessuale. In alcuni uomini che si sottopongono a vasectomia, in questa parte del dotto si forma tessuto cicatriziale, creando un’ostruzione che deve essere corretta mediante microchirurgia. Se il dotto spermatico non è interessato, una vasovasostomia potrebbe riattaccare con successo il dotto deferente tagliato.
Entrambe le procedure vengono generalmente eseguite in anestesia locale o blocco spinale in regime ambulatoriale. Un chirurgo di solito decide quale operazione è necessaria quando inizia la procedura. Campioni di liquido seminale dal dotto deferente vicino ai testicoli possono determinare se lo sperma è presente. Se non vengono trovati spermatozoi o il liquido appare denso, di solito indica la necessità di vasoepididimostomia per bypassare un blocco nell’epididimo. Questa complicazione potrebbe verificarsi su uno o entrambi i lati del tratto urologico.
Il successo dell’intervento, che può richiedere fino a quattro ore per essere eseguito, di solito dipende dall’abilità del chirurgo. I medici specializzati in vasoepididimostomia potrebbero essere in grado di invertire l’infertilità nell’80% dei pazienti. La quantità di tempo che trascorre tra la vasectomia e la vasoepididimostomia influisce sulla possibilità del paziente di diventare fertile, che è in media di circa il 50 percento.
Potrebbero essere necessari fino a 15 mesi prima che lo sperma possa essere rilevato dopo la vasoepididimostomia. Lo sperma viene spesso raccolto durante l’intervento chirurgico nel caso in cui la procedura fallisca. Lo sperma vivo può essere impiantato in un ovulo femminile come tecnica di fecondazione alternativa se il paziente desidera dei bambini. L’intervento può essere ripetuto, ma le possibilità di successo diminuiscono ad ogni operazione.
Durante il processo di recupero, un uomo potrebbe provare un lieve dolore che viene comunemente trattato con farmaci da banco. Di solito può tornare alla normale attività, compresi i rapporti sessuali, dopo alcune settimane, ma deve evitare il sollevamento che mette a dura prova lo scroto. Il gonfiore potrebbe essere ridotto con impacchi di ghiaccio.
Oltre al tessuto cicatriziale dopo la vasectomia, un difetto alla nascita potrebbe bloccare i dotti e causare infertilità. L’infezione può anche creare un blocco che potrebbe essere corretto con un intervento chirurgico. In rari casi, un intervento chirurgico precedente eseguito in modo improprio danneggia l’epididimo e ostruisce il passaggio degli spermatozoi.