Che cos’era l’eresia ariana?

L’eresia ariana può essere una cosa difficile da capire da parte di individui che non sono stati cresciuti recitando il Credo di Nicea, o in una religione basata sul cristianesimo. Tra le altre cose, dimostra le lunghe battaglie, discorsi o dispute che hanno circondato il tentativo di discernere la natura di Cristo. Il dibattito, e l’espressione dell’eresia ariana, raggiunse il culmine durante il Concilio di Nicea nel IV secolo.

I fondatori della chiesa paleocristiana, con l’aiuto di Costantino, che all’epoca non era un cristiano praticante, ritennero essenziale chiarire la natura di Dio e la fede in Dio. La cosa più importante era identificare e definire la divinità di Cristo. Mentre molti credevano che Gesù fosse figlio di Dio e condividessero la sua essenza, un concetto chiamato homoousion, alcuni pensavano che dare a Gesù la stessa posizione di Dio non fosse monoteistico.

Principali tra questi ostinati erano Ario ed Eusubio. Ario, i cui seguaci erano chiamati ariani, sentiva che Dio aveva creato Cristo, non dalla sua stessa materia. Ciò significava, secondo lui, che Cristo non era Dio e non era uguale a Lui. Adorare Cristo equivarrebbe ad adorare un altro Dio, e questo andava specificamente contro l’insegnamento di Dio che solo lui dovrebbe essere adorato.

Gli insegnamenti di Ario furono chiamati l’eresia ariana perché la maggior parte dei membri del Concilio di Nicea credeva nell’uguale divinità di Cristo e nel concetto di Gesù come un’unica essenza con Dio. Poiché Ario insegnava un’idea diversa della natura di Gesù, fu etichettato come eretico e la sua opera fu chiamata eresia secondo la Chiesa. La diminuzione della divinità di Cristo era considerata un male, e la promozione dell’eresia ariana da parte di Ario portò rapidamente al suo esilio.

L’esilio di Ariano non cementò completamente la dottrina della Chiesa romana e pose fine al dibattito. Il Concilio di Nicea ha adottato il Credo di Nicea, una dichiarazione di credenze che sostiene espressamente l’idea dell’omosessualità, che Cristo è “uno in essere con il Padre” e “generato non creato”. Tuttavia, alcune piccole sette del cristianesimo continuarono a sostenere l’eresia ariana e in seguito sarebbero diventate i non trinitari.

Oggi, l’eresia ariana è considerata eretica solo dai trinitari. Ci sono molte chiese che confutano la divinità di Cristo e non credono nella Trinità combinata. Il termine eresia ha anche finito per avere molto meno peso nel pensiero cattolico tradizionale. Al culmine del dominio e del potere cattolico, essere considerato un eretico poteva portare a scomunica, tortura ed esecuzione.