San Francesco è un santo romano-cattolico forse più noto per il suo amore per gli animali. San Francesco, oltre ad essere il patrono degli animali, è anche il santo dell’Italia e dell’ambiente. La sua festa è il XNUMX ottobre, ed è spesso celebrata nelle chiese italiane. Al di fuori dell’Italia, molte chiese cattoliche tengono benedizioni per animali domestici nel giorno della sua festa, in cui i proprietari di animali domestici possono portare i loro animali in chiesa per una benedizione dal sacerdote.
Come altri santi romano-cattolici, San Francesco era un vero uomo. Nacque intorno al 1182 ad Assisi, in Italia, da un ricco mercante e da sua moglie. A detta di tutti, Francesco d’Assisi era un po’ libertino nei suoi anni più giovani, godendo della frivolezza, dei vestiti colorati, della musica e della compagnia dei suoi amici. Nel 1201, Francesco d’Assisi fu imprigionato durante una spedizione militare, e le prove sembrano suggerire che la sua conversione iniziò in questo periodo.
Nel 1205, si dice che Francesco stesse pregando in una chiesa quando ebbe una visione da Cristo, in cui disse che Francesco avrebbe dovuto “ricostruire la mia casa”. Francesco d’Assisi interpretò la visione alla lettera, vendendo tutti i suoi beni per ricostruire la chiesa sgangherata in cui stava pregando, e alla fine diventando un mendicante, qualcuno che si affida alla carità degli altri per sopravvivere. Francesco iniziò a vagare per le strade dell’Italia insegnando il cristianesimo e la povertà, e iniziò a raccogliere una banda di seguaci che alla fine si trasformò nell’Ordine Francescano.
San Francesco è considerato un modello da molti cristiani, poiché ha fatto voto di povertà e si è impegnato a vivere come ha fatto Cristo, scegliendo la povertà e la Bibbia per una vita di agi e divertimenti. Si diceva che il suo amore per gli animali fosse così forte che predicava persino loro dei sermoni, tenendo incontri di preghiera a cui partecipavano uccelli, cervi e altre creature. Molte statue e dipinti di San Francesco lo ritraggono con animali, soprattutto uccelli, e si diceva fosse appassionato del mondo naturale, forse perché trascorreva tanto tempo all’aria aperta.
Francesco d’Assisi ha lasciato diverse raccolte di scritti, che sono state utilizzate per costruire la storia della sua vita. Anche i suoi contemporanei scrissero di lui, così come gli storici successivi, che senza dubbio ricamarono un po’ sulla verità nel tentativo di assicurarsi che San Francesco fosse considerato un candidato alla santità. Secondo alcuni di questi resoconti successivi, le ultime parole di San Francesco sul letto di morte nel 1226 riguardarono il suo asino, che volle ringraziare per anni di fedele servizio.