Anche gli spettatori più occasionali dei Giochi Olimpici sanno che gli atleti keniani spesso eccellono negli eventi di corsa a lunga distanza che richiedono resistenza, dedizione personale e intensità agonistica. Ma potrebbero duplicare quelle imprese sul ghiaccio? Sedici uomini si stanno allenando al Panari Hotel di Nairobi, che possiede l’unica pista di pattinaggio del Paese (e di tutta l’Africa orientale e centrale, del resto). Stanno lavorando duramente per formare la prima squadra nazionale di hockey su ghiaccio del Kenya e sperano di qualificarsi per le Olimpiadi invernali del 2022 a Pechino, in Cina. Utilizzando principalmente attrezzature donate da squadre di tradizionali potenze dell’hockey su ghiaccio come Canada e Russia, gli atleti keniani stanno lavorando per realizzare il loro sogno olimpico. “Sei anni fa, la gente rideva di noi”, ha detto il capitano della squadra Benard Azegere. “Crediamo in noi stessi. Possiamo arrivarci».
Un nuovo traguardo per gli atleti kenioti:
Diverse nazioni con climi tropicali hanno partecipato alle Olimpiadi invernali, ma nessuna ha mai vinto una medaglia. Le prime a gareggiare furono le Filippine, che mandarono due sciatori alpini ai Giochi di Sapporo del 1972.
Nel 1988, un gran numero di nazioni tropicali ha inviato atleti ai Giochi, tra cui la memorabile squadra di bob giamaicana famosa per i Cool Runnings. Nel 2006 e nel 2010, il bob giamaicano Lascelles Brown ha vinto rispettivamente medaglie d’argento e di bronzo, mentre rappresentava il Canada.
I keniani hanno già partecipato alle Olimpiadi invernali. Dal 1998 al 2006, l’ex mezzofondista Philip Boit ha rappresentato il suo paese nello sci di fondo. E nel 2018, la prima donna olimpionica invernale del Kenya, la sciatrice alpina Sabrina Simader, ha gareggiato negli eventi di slalom gigante e super-G femminile.