Gli anticorpi del lupus sono anticorpi che interferiscono con il processo di coagulazione, causando potenzialmente problemi ai vasi sanguigni e al sistema circolatorio. Il termine usato per riferirsi a questi anticorpi è in qualche modo fuorviante, poiché avere anticorpi contro il lupus non significa necessariamente che una persona abbia il lupus. Sono associati ad altri disturbi anti-immunitari e in alcuni casi possono essere trovati anche in persone sane. Un altro termine usato è “anticorpi antifosfolipidi”, una descrizione più accurata di questi composti che fa riferimento al modo in cui si comportano nel corpo.
Questi anticorpi interagiscono con il sangue, portando allo sviluppo di una coagulazione anormale. Paradossalmente, al di fuori del corpo, possono agire come anticoagulanti e, di conseguenza, sono talvolta noti come anticoagulanti del lupus. Le persone con un numero elevato di anticorpi del lupus possono sviluppare disturbi del sangue tra cui trombosi, vasi sanguigni induriti o ristretti e altri problemi. Questi disturbi sono causati da reazioni tra il sangue del paziente e l’anticorpo.
Il motivo per cui si sviluppano gli anticorpi del lupus non è ben compreso. La loro formazione comporta un malfunzionamento del sistema immunitario in cui il sistema immunitario etichetta erroneamente le sostanze normali nel corpo come nocive, dicendo alle cellule immunitarie di attaccare queste sostanze. La concentrazione di anticorpi del lupus nel corpo può variare nel tempo in un paziente e potrebbe non essere sempre un riflesso della gravità della malattia di un paziente, se un paziente ha una malattia autoimmune. Più comunemente, gli anticorpi vengono identificati durante un esame del sangue di routine o in un caso in cui un paziente viene sottoposto a screening specifico per disturbi della coagulazione.
Esistono diverse opzioni per la gestione dei casi in cui i pazienti hanno anticorpi del lupus. Non è possibile eliminare gli anticorpi, ma i pazienti possono affrontare volontariamente fattori di rischio come il fumo e la loro dieta per ridurre il rischio di sviluppare un disturbo della coagulazione. Per i pazienti che sono altrimenti sani, questi piccoli aggiustamenti dello stile di vita possono essere il trattamento raccomandato e il paziente sarà monitorato per eventuali segni di complicanze.
Nei pazienti con problemi di coagulazione, oltre a modificare lo stile di vita, potrebbe essere necessario apportare anche altri aggiustamenti. I farmaci possono essere usati per rompere i coaguli di sangue e impedire che il sangue del paziente si coaguli in futuro. I farmaci anticoagulanti comportano rischi, comprese preoccupazioni come l’emorragia interna, ma i rischi possono essere considerati accettabili se confrontati con ciò che accadrà al paziente senza trattamento. I dosaggi possono essere regolati periodicamente man mano che il paziente risponde al farmaco.