I macrofagi alveolari sono cellule presenti nei polmoni che fanno parte del sistema immunitario. I macrofagi sono fagociti, il che significa che sono in grado di assorbire e digerire cellule morte o danneggiate e sostanze potenzialmente dannose come batteri o particelle tossiche. A differenza di altri macrofagi, sono direttamente esposti all’ambiente esterno al corpo, a causa della loro posizione sul rivestimento dei polmoni. Lì, aiutano a prevenire le infezioni rimuovendo i microrganismi prima che entrino nella circolazione respiratoria. Eliminano anche le sostanze allergiche e tossiche dagli spazi aerei nei polmoni.
I macrofagi alveolari umani sono i principali fagociti in quello che viene chiamato il sistema immunitario innato, che è la prima linea di difesa del corpo contro i microbi dannosi e le sostanze tossiche. I macrofagi alveolari sono in grado di affrontare il piccolo numero di batteri e virus che vengono comunemente respirati ogni giorno. Inghiottono i microrganismi e li distruggono e secernono anche sostanze che attaccano i microbi. Se un numero maggiore di microrganismi invade gli spazi aerei, i macrofagi alveolari sono in grado di produrre sostanze che innescano una risposta infiammatoria, attirando altre cellule immunitarie nei polmoni.
Oltre ad avviare l’infiammazione per combattere la malattia, il macrofago alveolare umano è anche coinvolto nella risoluzione di tale infiammazione. Una linea cellulare di macrofagi alveolari può produrre diversi tipi di macrofagi alveolari, denominati cellule M1 e M2, che si ritiene abbiano funzioni opposte. M1 è la cellula che è più interessata all’infiammazione, mentre M2 ha più di un effetto antinfiammatorio. Situazioni diverse possono portare alla produzione di un numero maggiore o minore di ciascun tipo di cellula.
Nel corso di un’infezione, la risposta infiammatoria porta a globuli bianchi noti come neutrofili che muoiono e si raccolgono all’interno degli spazi aerei polmonari. Il contenuto cellulare di questi neutrofili potrebbe essere dannoso se fuoriuscisse. Come parte della loro funzione antinfiammatoria, i macrofagi alveolari sono in grado di eliminare i neutrofili morti prima che si degradino e rilascino il loro contenuto nei polmoni.
Quando le persone sviluppano una polmonite pneumococcica, entrano in gioco sia l’azione infiammatoria che antinfiammatoria dei macrofagi alveolari. Un’enorme risposta infiammatoria porta gli spazi aerei dei polmoni a riempirsi di fluido e neutrofili, ma, grazie all’azione dei macrofagi alveolari, questi spazi si liberano di nuovo senza danni ai polmoni. La polmonite pneumococcica può essere trattata con antibiotici o prevenuta con un vaccino.