I rifiuti sanitari sono rifiuti solidi creati dalla diagnosi, dal trattamento o dall’immunizzazione di persone o animali. Può anche essere il prodotto della ricerca e della sperimentazione di prodotti biologici. Questo termine è definito specificamente dal Medical Waste Tracking Act del 1988.
Ogni anno vengono prodotti due milioni di tonnellate di rifiuti sanitari. La maggior parte proviene da ospedali, ma altre fonti includono studi medici, studi dentistici, strutture di ricerca, laboratori e studi veterinari. Anche le aziende che producono prodotti farmaceutici producono quantità elevate di questi rifiuti.
I rifiuti sanitari sono generalmente suddivisi in una delle quattro categorie: rifiuti infettivi, radioattivi, pericolosi e generici. L’Environmental Protection Agency (EPA) afferma che circa il 15% dei rifiuti è infettivo. I rifiuti infetti sono quelli che possono causare danni alle persone o all’ambiente e questa categoria include articoli come bende, guanti chirurgici, strumenti chirurgici, aghi e piastre microbiche, colture e panni. Altri tipi includono i rifiuti trovati nei bidoni della spazzatura domestici, come carta o plastica.
I rifiuti infetti devono essere gestiti e contenuti per evitare la diffusione di infezioni, tossine e sostanze inquinanti. Se questi materiali penetrano nel corpo, possono portare a gravi malattie. Il contenimento e il trasporto in sicurezza dei rifiuti biomedici sono necessari per le organizzazioni sanitarie, le aziende farmaceutiche, gli studi veterinari e altri ambienti simili.
I rifiuti sanitari devono essere conservati in contenitori ermetici posti in luoghi freschi e bui come un frigorifero. Il coperchio del contenitore deve essere a prova di perdite e non può essere forato e il contenitore deve essere etichettato in modo appropriato e indicato come materiale a rischio biologico. I disinfettanti devono essere collocati nelle immediate vicinanze dei rifiuti in caso di fuoriuscita. Tutto ciò che entra in contatto con questi rifiuti dovrebbe essere considerato rifiuto medico e trattato allo stesso modo.
Lo smaltimento dei rifiuti sanitari è regolato dal Resource Conservation and Recovery Act (RCRA). La maggior parte di questi rifiuti sanitari regolamentati va a uno dei 2,400 inceneritori negli Stati Uniti. A temperature da 650 a 900 gradi Celsius (1202-1652 gradi Fahrenheit), i rifiuti vengono bruciati. Tuttavia, questi inceneritori rappresentano un pericolo per la salute, poiché rilasciano nell’aria sostanze inquinanti come monossido di carbonio, piombo e mercurio.
Un’altra opzione per lo smaltimento di alcuni tipi di rifiuti biomedici è metterli in discarica. Tuttavia, questi consumano preziose risorse della terra e gli scienziati temono che arriverà il momento in cui non ci sarà più spazio nelle discariche. I responsabili della gestione dei rifiuti sanitari stanno lavorando per sviluppare metodi alternativi di smaltimento che non pongano minacce alla salute o all’ambiente.