Cos’è il mercato dei cambi?

Il mercato dei cambi è il commercio globale di valute. Le valute sono scambiate sia su larga che su piccola scala. Alcuni governi impongono un tasso di cambio fisso tra le valute piuttosto che consentire al libero mercato di fissare i prezzi. Altri usano un tasso di cambio fluttuante, che dipende dal mercato dei cambi per raggiungere l’equilibrio dei prezzi. Una moltitudine di fattori influenzano i prezzi nel mercato dei cambi, molti dei quali sono essenzialmente imprevedibili.

Gli individui possono partecipare al mercato dei cambi su piccola scala per motivi di viaggio. Indipendentemente dal fatto che ottengano valuta estera in anticipo o meno, fanno parte del mercato globale dei cambi in valute. Su scala più ampia, le banche internazionali e le società finanziarie possono commerciare nel mercato dei cambi per ottenere entrate. Se un’istituzione può ottenere una sospensione di una valuta prima che il suo valore aumenti, può realizzare un profitto scambiando successivamente la valuta.

Con un tasso di cambio fisso, tuttavia, i governi fissano il tasso di cambio. I tassi di cambio fissi sono preferiti da molti governi perché possono aiutare a portare stabilità economica. Anche prima dell’uso dell’euro, molti paesi europei avevano accordi per collegare le loro valute nel tentativo di stabilizzare i tassi di cambio. Stavano cercando di prevenire ampie fluttuazioni dei tassi di cambio tra i paesi, che si pensava causassero instabilità e inflazione. L’euro serve effettivamente a bloccare permanentemente i tassi di cambio, poiché ha lo stesso valore in tutti i paesi membri.

Altre nazioni, inclusi gli Stati Uniti, hanno tipicamente utilizzato un tasso di cambio fluttuante. Poiché un tasso di cambio fluttuante è determinato dal mercato dei cambi, può cambiare rapidamente in base a molti fattori diversi. Alcuni hanno affermato che il mercato dei cambi assomiglia molto alla concorrenza perfetta perché è in gran parte non regolamentato.

La stabilità politica è un fattore che può influenzare i prezzi nel mercato dei cambi. Quando i disordini sociali minacciano la capacità di un governo di esercitare l’autorità, il suo valore monetario può risentirne. I commercianti stranieri, piccoli o grandi che siano, saranno riluttanti a scambiare una valuta più stabile con una meno stabile. I paesi instabili tendono a soffrire di una produzione economica ridotta, che offre ai detentori della loro valuta minori opportunità di riscattarla. La ridotta domanda di valute meno stabili le fa perdere direttamente valore nel mercato dei cambi.

Le condizioni economiche influenzano anche i tassi di cambio. Ad esempio, se i trader sospettano che i livelli di inflazione aumentino in un paese straniero, saranno riluttanti ad acquistare la sua valuta. L’inflazione diminuisce il potere d’acquisto di una valuta e, quindi, riduce la sua domanda. L’aumento del prodotto interno lordo (PIL), tuttavia, tende ad aumentare il valore di una valuta. Il PIL è una misura della forza complessiva di un’economia e, quindi, aumenta la fiducia nella sua valuta.

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