Il solipsismo è l’idea che la mente di una persona sia l’unica cosa che esiste realmente. È un argomento filosofico che sostiene che la realtà è basata sulle percezioni della propria mente, e quindi nulla esiste realmente tranne quella realtà percettiva della propria mente. Il solipsismo è stato introdotto per la prima volta dal filosofo greco Gorgia e perpetuato in larga misura da Cartesio, che ha sottolineato l’importanza di trovare le origini della conoscenza e della comprensione attraverso l’epistemologia. Ciò ha portato al solipsismo epistemologico, in cui si può conoscere solo la conoscenza e la comprensione del singolo filosofo.
Il pensiero generale dietro il solipsismo è che tutto ciò che si vede, si fa o si sente è semplicemente un’estensione del proprio subconscio. È una convinzione che tutto in realtà si svolge all’interno della propria mente, e quindi non ci sono forze esterne reali che agiscono sul sé. Questa filosofia mette in discussione l’essenza stessa dell’esistenza e sostiene anche che l’esistenza e l’esperienza risiedono solo nella mente e quindi l’esistenza potrebbe non essere affatto reale. Questo è più strettamente correlato al solipsismo metafisico, un argomento filosofico in cui una persona è l’unica cosa che esiste e tutto il resto è solo una proiezione dello stato mentale di quella persona.
Il solipsismo metodologico è l’idea che tutti gli argomenti filosofici debbano essere costruiti dalla conoscenza e dalla comprensione della realtà da parte dell’individuo. Sostiene che il sé è l’unico punto di partenza corretto per costruire tali argomenti. Tuttavia, ci sono diversi argomenti contrari a tale filosofia, che includono la certezza della morte, il fatto che la vita può essere spiacevole e sembrerebbe antitetico creare una realtà dolorosa e imperfetta, e l’incapacità di una persona di imitare le abilità di un’altra persona.
Correlata solo debolmente alla filosofia del solipsismo è la sindrome del solipsismo, che è una condizione psichiatrica dissociativa che induce il soggetto a credere che tutta la realtà sia interna e tutto al di fuori di essa non esiste o esiste semplicemente come stato etereo o onirico. Le persone che soffrono di questa sindrome spesso sentono un distacco dalla realtà, apatia, indifferenza e intensa solitudine, che possono essere pericolose e portare ad altre condizioni mentali gravi o potenzialmente letali. Gli astronauti che vivono nello spazio per lunghi periodi di tempo hanno sperimentato questa sindrome e si ritiene che i bambini sperimentino questo tipo di visione del mondo fino a quando non sono abbastanza grandi da poterne uscire.