Cos’è il turismo spaziale?

Il turismo spaziale è più o meno esattamente quello che sembra: turismo nello spazio. I turisti spaziali prenotano i biglietti su veicoli spaziali per avere la possibilità di sperimentare lo spazio da soli, in viaggi di durata variabile. Su un’astronave suborbitale, ad esempio, un turista spaziale potrebbe ottenere solo pochi minuti nello spazio, giusto il tempo per sperimentare l’assenza di gravità e assaporare lo spazio, mentre altri turisti spaziali prenotano biglietti su voli orbitali, viaggiando nello spazio per ore o giorni a un tempo. Alla fine degli anni 2000, il turismo spaziale era in gran parte ipotetico, ma si stavano gettando le basi per trasformarlo in una grande industria.

Gli esseri umani sono stati a lungo interessati allo spazio e quando i voli spaziali con equipaggio hanno iniziato a essere lanciati a metà del 20 ° secolo, un certo numero di persone si è entusiasmato per il potenziale del turismo spaziale. Anche diverse nazioni hanno espresso interesse, con governi e aziende esperti che si sono resi conto che potrebbe essere piuttosto redditizio, se gestito bene. È stata la Russia a spingere questo processo da un concetto interessante a una realtà, portando Dennis Tito, il primo turista spaziale al mondo, nello spazio nel 2001.

Alcuni governi sono stati riluttanti riguardo al concetto di turismo spaziale, sostenendo che è pericoloso, costoso e non serve a scopi pratici. Altri sostengono che se le persone possono permettersi di andare e hanno interesse a viaggiare nello spazio, tanto vale rendere disponibile questa opzione. Incoraggiando il turismo spaziale, anche i governi potrebbero beneficiare delle entrate e potrebbero stabilire limiti legali, garantendo che le visite siano il più sicure possibile per tutti.

Il termine “turismo spaziale” non piace ad alcune persone, dal momento che il “turismo” ha associazioni peggiorative per alcuni. “Volo spaziale personale”, “ricerca privata” e “volo spaziale civile” sono tutti usati come eufemismi per la frase. Comunque lo si possa chiamare, il turismo spaziale è certamente uno status symbol, con persone che pagano ingenti somme di denaro anche per il più breve dei voli suborbitali, per non parlare dei voli su navi che sono effettivamente in grado di raggiungere l’orbita. Secondo i rapporti, è anche un’esperienza fantastica, che dà alle persone la possibilità di vedere la Terra dallo spazio e di sperimentare l’assenza di gravità e la vastità dell’universo.

Libri e fumetti fantasiosi degli anni ‘1960 sembravano suggerire che tutti sarebbero stati turisti spaziali entro il 2000, viaggiando allegramente tra i pianeti, visitando lussuosi hotel spaziali e persino pilotando la propria navicella spaziale. Proprio come le macchine volanti e molti altri sogni del futuro degli anni ‘1960, questo non si è avverato, ma non significa che non accadrà un giorno.