Cos’è ITER?

ITER era l’abbreviazione di International Thermonuclear Experimental Reactor, un progetto internazionale per spingere i limiti dell’energia da fusione. Il nome lungo è stato infine abbandonato a causa delle connotazioni pubbliche negative della parola “termonucleare”, quindi il progetto è ora noto solo come “ITER”, che significa anche “viaggio” o “via” in latino. Il progetto è un consorzio di sette partiti nazionali e sovranazionali: Unione Europea (UE), India, Giappone, Repubblica Popolare Cinese, Russia, Corea del Sud e Stati Uniti. Parteciperà anche il Brasile, utilizzando come delega il ruolo del Portogallo nell’Unione Europea.

L’obiettivo di ITER è produrre una reazione di fusione prolungata, che generi 500 megawatt per un massimo di 1000 secondi. In confronto, l’ultimo grande progetto internazionale di fusione, il Joint European Torus, ha prodotto circa 16 megawatt di potenza per meno di un secondo. A partire dal 2009, ITER è attualmente in costruzione per un costo di circa $ 9.3 miliardi di dollari e dovrebbe essere completato entro il 2018 e funzionare per altri 20 anni, fino al 2038. Se ITER avrà successo, potrebbe essere la prima centrale a fusione che produce più energia di quanta ne consumi, anche se il calore generato nel suo nucleo non verrà utilizzato per la generazione di elettricità: il suo scopo è solo sperimentale.

L’energia di fusione funziona fondendo insieme nuclei atomici leggeri – idrogeno, deuterio, trizio e/o elio – e rilasciando il potere extra contenuto nei loro legami nucleari. Questo è in contrasto con la fissione nucleare, il principio in base al quale operano tutte le centrali nucleari esistenti, per cui l’energia viene generata dalla scissione di nuclei pesanti come l’uranio, il plutonio o il torio. La fusione nucleare ha il potenziale per generare più energia della fissione nucleare, per non parlare del fatto che è molto più pulita: l’unico sottoprodotto della reazione è l’acqua. L’energia da fusione è stata salutata come il Santo Graal della ricerca energetica, quindi raggiungere la produzione di energia da fusione commerciale è stato a lungo un obiettivo dei ricercatori energetici, anche se anche i più ottimisti tra loro non si aspettano che la tecnologia sarà disponibile prima del 2030, con il 2050 come stima più realistica. ITER è un passo in questa direzione.

ITER è un progetto tokamak, un progetto di reattore a fusione russo che è un toro. Il toro è avvolto da potenti bobine magnetiche, che intrappolano un plasma (gas ionizzato) all’interno. Questo plasma viene riscaldato fino a grandi temperature – oltre 100 milioni di gradi Kelvin – utilizzando il riscaldamento ohmico; lo stesso meccanismo che riscalda un filo se è attraversato da una corrente elettrica eccessiva. Intorno a questa temperatura, i nuclei iniziano a fondersi, rilasciando energia. Se le condizioni sono giuste, viene avviata una reazione nucleare a catena – come in un reattore a fissione, non come in una bomba atomica – e viene prodotta energia. Se gli esperimenti con ITER avranno successo, potrebbero significare grandi cose per la fusione nucleare.