La scala dell’uragano Saffir-Simpson è una rubrica che valuta gli uragani tra uno e cinque, a seconda della loro intensità. La scala ha lo scopo di prevedere approssimativamente la quantità di danno atteso prima che un uragano colpisca la terra, consentendo ai funzionari di prepararsi di conseguenza. La bilancia per uragani Saffir-Simpson è utilizzata principalmente in Nord America e si riferisce agli uragani del Nord Pacifico e dell’Atlantico. In altre parti del mondo, possono essere utilizzate descrizioni e scale diverse.
La progettazione della scala iniziò nel 1969, quando Herbert Saffir fu incaricato di esaminare l’impatto degli uragani sulle abitazioni a basso costo. Mentre Saffir stava svolgendo le sue ricerche, si rese conto che non c’era una scala uniforme per descrivere le condizioni degli uragani, il che rendeva molto difficile analizzare bene le informazioni. Ha inventato una scala di uragano approssimativamente modellata sulla scala Richter, usando la velocità del vento come guida per descrivere gli uragani.
Saffir ha presentato la scala degli uragani a Bob Simpson, direttore del National Hurricane Center degli Stati Uniti. Simpson ha apportato alcune modifiche alla scala, incorporando il potenziale di ondata di tempesta e la velocità del vento, e il risultato finale è stato nominato per entrambi gli uomini, riconoscendo il loro uguale contributo. Osservando gli uragani mentre sono ancora in mare aperto, il centro degli uragani può valutare dove si adattano alla scala, permettendo così alle persone sulla terraferma di valutare quanto grave possa essere il danno. Le stime della gravità del danno sono il risultato di decenni di dati compilati sul danno reale durante gli uragani.
L’uragano più mite sulla scala è di categoria uno. Un uragano di categoria 1 infliggerà danni minimi, sradicando potenzialmente piccoli alberi e insegne mal installate. Anche le case mobili e le strutture traballanti possono essere a rischio durante una categoria. Una categoria cinque, invece, ha venti che superano le 156 miglia all’ora (250 chilometri all’ora) e causerà danni “gravi” alla maggior parte delle strutture. Non esiste una categoria superiore a sei, poiché la scala dell’uragano è intesa per prevedere il danno, piuttosto che quantificare la gravità come fa la scala Richter.
Pochissimi uragani raggiungono la categoria cinque e, quando lo fanno, tende ad essere un evento degno di nota. I forti venti di questi uragani sono accompagnati da una forte ondata di tempesta, che può causare gravi inondazioni aggravate da forti piogge. L’uragano Katrina è stato un noto esempio di uragano di categoria 5, così come l’uragano della Festa del Lavoro del 1935 in Florida. È molto insolito vedere più di uno o due uragani di categoria cinque, sebbene la stagione degli uragani atlantici del 2005 si sia rivelata la sfortunata eccezione a questa regola.