Cos’è la saccarina?

Poiché si consiglia ai diabetici di ridurre l’assunzione di zucchero, si sono rivolti alla scienza per chiedere aiuto nella ricerca di un dolcificante artificiale. La saccarina, una delle più antiche, è sugli scaffali da molti anni, dolcificando caramelle, biscotti, bibite e altri alimenti.

La saccarina fu scoperta casualmente nel 1879 da Ira Remsen e Constantin Fahlberg, ricercatori della Johns Hopkins University. Stavano sperimentando il toluene e hanno scoperto la sua dolcezza mentre mangiavano poco dopo: non si erano lavati via tutto dalle mani.

La saccarina è 300 volte più dolce dello zucchero, il che significa che ne basta poco per addolcire. Tuttavia, come la maggior parte dei dolcificanti artificiali, ha un retrogusto sgradevole e amaro. È stabile quando riscaldato, il che significa che è buono per cucinare. Passa anche attraverso il corpo senza avere alcun impatto sui livelli di zucchero nel sangue, rendendolo ideale per i diabetici. È un complesso mix di elementi come calcio, sodio, idrogeno e ossigeno, che si combinano per formare la sostanza.

A metà degli anni ‘1970 sorse una grande polemica sulla saccarina: era un agente cancerogeno? Uno studio ormai famigerato con i ratti ha affermato che la saccarina è cancerogena. Per anni si era discusso avanti e indietro sulla sicurezza della saccarina, ma questo studio ha spinto la Food and Drug Administration statunitense ad apporre etichette di avvertenza su tutti i prodotti contenenti la sostanza.

Sebbene questi timori non siano stati confermati da ulteriori studi, la controversia ha spinto la comunità scientifica a cercare altre forme più sicure di dolcificanti artificiali. Un notevole successo è stato l’aspartame, popolare da circa 20 anni. Il dolcificante artificiale più recente sul mercato è stato il sucralosio, spesso con il marchio Splenda. Questi dolcificanti non hanno tanto retrogusto quanto la saccarina e anche il sucralosio è stabile quando riscaldato.

La saccarina è ancora ampiamente utilizzata, spesso con altri dolcificanti artificiali, e lavorano per annullare le reciproche debolezze. Poiché gli studi non hanno confermato un legame cancerogeno con la saccarina, le etichette di avvertenza sono state rimosse. La saccarina è ancora preziosa nell’aiutare i diabetici a seguire una dieta più appetibile, senza danneggiare la loro salute.