Cos’è la Sclera?

La sclera è la parte opaca dell’occhio. Nell’uomo e nella maggior parte degli altri mammiferi, è bianco e quindi comunemente indicato come il bianco dell’occhio. Serve per proteggere le strutture interne dell’occhio e mantenere la forma sferica dell’occhio. Contiene collagene e fibra elastica. I muscoli responsabili del movimento degli occhi sono anche attaccati alla sclera.

I bianchi degli occhi sono dotati di molti vasi sanguigni, principalmente in superficie. L’occhio è anche coperto dalla congiuntiva, una chiara mebrana mucosa che riveste anche le palpebre interne. Quando gli occhi sono infiammati, i vasi sanguigni della sclera e della congiuntiva li fanno apparire rossi.

Mentre la sclera dei mammiferi è costituita solo da tessuto connettivo, in alcuni animali è rafforzata da una struttura chiamata anello sclerale. Gli uccelli, alcuni rettili e alcuni pesci hanno un anello sclerale. È composto da placche di osso o cartilagine.

Alcuni animali, compresi i cavalli e alcune lucertole, hanno una sclera nera. Nei bambini, i bianchi degli occhi sono meno opachi e possono apparire in qualche modo blu, mentre negli anziani, i depositi di grasso possono far apparire i bianchi degli occhi giallastri. La melanocitosi sclerale è una condizione innocua in cui compaiono piccole macchie blu-grigie sul bianco dell’occhio.

La sclera ha quattro strati, tutti realizzati in tessuto connettivo. Lo strato più esterno è l’episclera, che copre uno strato di stroma. Sotto lo stroma si trova la lamina fusca e lo strato più interno è l’endotelio corneale. L’endotelio corneale, come avrete intuito dal suo nome, è condiviso dalla sclera e dalla cornea, la parte anteriore trasparente dell’occhio in cui si trovano l’iride e la pupilla.

Oltre ad essere continua con la cornea, la sclera è anche continua con la dura madre, la più esterna delle tre meningi, le membrane che ricoprono il cervello. Il bianco dell’occhio si collega alla dura madre sul disco ottico, situato nella parte posteriore dell’occhio. Il disco ottico è la posizione in cui il nervo ottico esce dall’occhio per trasportare informazioni visive al cervello.