Cos’è l’ESWL?

La litotripsia extracorporea ad onde d’urto (ESWL) è una procedura medica non invasiva progettata per aiutare a eliminare i calcoli renali e biliari, altrimenti noti rispettivamente come calcoli renali e calcoli della cistifellea. La procedura è generalmente indolore e di solito condotta in regime ambulatoriale senza necessità di anestesia. Tuttavia, ai pazienti ESWL viene spesso somministrato un sedativo, molto probabilmente per il semplice fatto che la procedura può richiedere fino a un’ora per essere completata e il ricevente deve rimanere ragionevolmente fermo. In alcuni casi, il paziente viene tenuto occupato dalla possibilità di osservare l’intero processo su un monitor a ultrasuoni.

L’ESWL si ottiene mediante l’uso di un litotritore, un dispositivo che emette impulsi elettrici (onde d’urto) avviati tramite un generatore elettroidraulico, piezoelettrico o elettromagnetico. Il primo litotritore introdotto negli Stati Uniti è stato l’elettroidraulico Dornier HM3 nei primi anni ‘1980, originariamente progettato per testare componenti di velivoli supersonici. Il suo design è ancora considerato il più affidabile in termini di raggiungimento di risultati ottimali. L’ultima generazione di litotritori utilizza un generatore elettromagnetico, che fornisce impulsi ad alta intensità paragonabili al suo predecessore, ma con un focus molto più ristretto.

Durante il trattamento ESWL, il paziente si sdraia sul letto della macchina, che ha un supporto per la schiena pieno d’acqua posizionato dietro i reni. Utilizzando i raggi X o l’imaging a ultrasuoni, il tecnico individua la posizione della pietra o delle pietre. Una volta mirati, vengono generati una serie di impulsi di basso grado seguiti da periodi intermittenti di riposo per consentire al paziente di acclimatarsi alle sensazioni dell’onda d’urto, che a volte vengono descritte come spezzate con un elastico teso. Tuttavia, queste sensazioni possono essere più intense se il calcolo si trova vicino a un osso, come una costola. Lentamente, i livelli delle onde d’urto vengono aumentati a un’alta frequenza e una velocità fino a 120 impulsi al minuto.

Questo trattamento non distrugge la pietra. Tuttavia, la pietra sarà interessata dallo stress da taglio, che la costringerà a rompersi in piccoli pezzi. Sebbene questo evento segnali la fine del trattamento ESWL, non è la fine della terapia per il paziente. Entro diversi giorni o settimane, si prevede che piccoli frammenti di calcoli passino attraverso il tratto urinario. Per facilitare questo processo e ridurre al minimo il disagio, a volte viene posizionato uno stent ureterale per consentire un più facile transito e passaggio attraverso l’uretere.

Non tutti i pazienti con calcoli renali o della cistifellea sono candidati per l’ESWL. Per prima cosa, non può essere utilizzato se la paziente è incinta, ha un pacemaker o ha un cancro ai reni. Va anche notato che questo trattamento è solitamente inefficace contro i calcoli renali legati a una malattia genetica caratterizzata da livelli eccessivi dell’aminoacido cistina.