L’iperplasia stromale, meglio conosciuta come iperplasia stromale pseudoangiomatosa (PASH), è un tipo di tumore benigno che origina dal tessuto di supporto delle cellule e che di solito si verifica nel seno. È stato scoperto per la prima volta nel 1986 quando un team di tre ricercatori medici ha notato nove casi di lesioni al seno. Da allora ci sono stati pochissimi casi di iperplasia stromale, il che ha portato alla mancanza di studi significativi sulla condizione.
Tipicamente, PASH si sviluppa dalle cellule dei miofibroblasti del corpo. Queste sono cellule che funzionano come un ibrido tra le cellule muscolari note come fibroblasti e le cellule muscolari lisce o non. La struttura dell’iperplasia stromale può essere descritta come gommosa e solida, costituita da tessuto fibroso e ghiandolare. Inoltre, non fornisce dolore ed è unilaterale, il che significa che si verifica in una delle parti del corpo accoppiate. Ci sono alcuni casi, tuttavia, in cui la protrusione è comparsa in entrambe le strutture.
Tale descrizione rende PASH simile ai fibroadenomi, che sono tumori benigni che compaiono comunemente nel seno. Il fattore differenziante dell’iperplasia stromale è la sua mancanza di malignità. Era la capacità di dire se le lesioni fossero angiosarcoma o meno che ha permesso ai ricercatori di distinguere l’iperplasia stromale come una condizione distintiva. L’angiosarcoma si riferisce a un insieme di tumori caratterizzati da crescita incontrollata e pericolo per la salute, denotando di conseguenza il cancro. Sebbene possa crescere, l’iperplasia stromale non è cancerosa.
Le somiglianze di PASH e fibroadenomi a volte rendono difficile diagnosticare entrambe le condizioni, in particolare la prima. La condizione viene solitamente diagnosticata durante una seconda o terza visita al centro medico. L’ecografia, la mammografia e la risonanza magnetica (MRI) sono le tecniche utilizzate per diagnosticare l’iperplasia stromale.
I medici raccomandano un intervento chirurgico per i pazienti con tumori PASH di grandi dimensioni. In alcuni casi, il chirurgo procederebbe con un’operazione anche se la diagnosi non conferma tale diagnosi, come misura precauzionale contro il cancro. Nei casi più estremi sono state eseguite le mastectomie, che comportano l’asportazione completa di un seno. Si raccomanda un esame di follow-up, in quanto vi sono state situazioni in cui le lesioni si sono ripresentate.
Dalla sua differenziazione a metà degli anni ’80, l’iperplasia stromale ha richiesto ulteriori studi. Anche se è una condizione benigna e non cancerosa, la comunità medica deve ancora determinarne il significato. Poiché negli anni sono stati documentati pochissimi casi di iperplasia stromale pseudoangiomatosa, la possibilità di una ricerca approfondita dell’evento è stata limitata.