Cos’è l’iperprolattinemia?

L’iperprolattinemia è una condizione medica caratterizzata da livelli anormalmente elevati dell’ormone prolattina nel sangue. La prolattina è prodotta dalla ghiandola pituitaria anteriore ed è associata all’allattamento. L’iperprolattinemia è normale nelle donne in gravidanza e in allattamento. Può anche essere causato negli uomini e nelle donne da stress o insufficiente produzione di tiroide, come effetto collaterale farmaceutico o come sintomo di malattie che colpiscono l’ipotalamo, i reni, il fegato, le ovaie, l’ipofisi o la tiroide. I sintomi dell’iperprolattinemia nelle donne includono la produzione di latte materno e le interruzioni del ciclo mestruale, mentre gli uomini affetti possono manifestare bassi livelli di testosterone, infertilità e disfunzione erettile.

I farmaci che possono causare iperprolattinemia come effetto collaterale includono minoxidil per la caduta dei capelli, cisapride per nausea e malattia da reflusso acido, ramelteon per l’insonnia, tranquillanti e antipsicotici. Tutti i farmaci che riducono la dopamina chimica del cervello o ne riducono gli effetti possono causare iperprolattinemia, perché la dopamina normalmente sopprime la secrezione di prolattina. Infatti, gli antagonisti della dopamina sono stati utilizzati per decenni per indurre la secrezione del latte materno stimolando la secrezione di prolattina.

L’iperprolattinemia può anche essere causata da malattie che bloccano il flusso di dopamina alla ghiandola pituitaria anteriore, come i tumori vicino all’ipofisi. L’insufficienza renale e la sarcoidosi sono altre possibili cause. L’aumento dei livelli di prolattina è comune in seguito a crisi epilettiche, ma non altri tipi di crisi, quindi l’iperprolattinemia può essere utilizzata per diagnosticare l’epilessia. In alcuni casi, livelli elevati di prolattina si presentano senza una causa medica apparente. La secrezione di prolattina può essere riportata a livelli normali attraverso farmaci o integratori a base di erbe che stimolano la dopamina, tra cui bromocriptina, cabergolina, quinagolide e la radice di rosa.

Uomini e donne sperimentano diversi sintomi di iperprolattinemia. Nelle donne, la condizione provoca la produzione di latte materno, anche se la donna non è incinta. Può anche causare bassi livelli di estrogeni, portando a infertilità, interruzioni mestruali, perdita della libido o del desiderio sessuale e secchezza vaginale. I sintomi mestruali possono assumere la forma di periodi mancati, sanguinamento irregolare e persino la completa assenza di periodi mestruali, una condizione chiamata amenorrea.

Gli uomini che soffrono di livelli di prolattina elevati possono manifestare sintomi tra cui infertilità, perdita della libido e disfunzione erettile. In rari casi, gli uomini affetti possono anche produrre latte materno. Spesso, i sintomi sono troppo lievi negli uomini per rilevare precocemente il disturbo. Negli stadi avanzati causati dal tumore, l’ipofisi ingrossata può causare mal di testa e perdita della vista se preme sul nervo ottico. Livelli eccessivi di prolattina possono portare all’osteoporosi a lungo termine a causa della diminuzione degli estrogeni.