Cos’è l’ipogonadismo?

L’ipogonadismo è una condizione in cui la funzione delle gonadi è compromessa, con conseguente ridotta produzione di ormoni sessuali e potenzialmente anche una riduzione delle cellule germinali. Questa condizione è più comune negli uomini, anche se può verificarsi anche nelle donne. Un certo numero di cause può essere associato all’ipogonadismo e il trattamento di solito comporta la conferma e l’indirizzamento della causa, se possibile, e la fornitura di ormoni supplementari che sostituiranno gli ormoni non prodotti dalle gonadi.

Alcune persone hanno ipogonadismo congenito, mentre in altre può essere acquisito, il risultato di traumi, malattie e altri processi. Se questa condizione si manifesta durante l’infanzia, può interferire con la pubertà perché gli ormoni sessuali non vengono prodotti ai livelli corretti. I genitali possono anche non svilupparsi correttamente. Negli adulti, la condizione può causare infertilità e una varietà di altri problemi.

Nell’ipogonadismo primario, il problema risiede nei testicoli o nelle ovaie stesse. Nell’ipogonadismo secondario, il problema è causato da una situazione in qualche altra parte del corpo, come un malfunzionamento della ghiandola pituitaria che si traduce in una ridotta produzione di ormoni, con meno ormoni che raggiungono le gonadi. Quando le gonadi non ricevono abbastanza segnali dall’ipofisi, possono smettere di funzionare o sperimentare una riduzione della funzione.

Questa condizione può essere diagnosticata con esami del sangue per controllare i livelli ormonali. Il testosterone negli uomini è l’ormone che viene utilizzato come indicatore e nelle donne è possibile eseguire test per ormoni come l’ormone follicolo-stimolante (FSH). Le persone che hanno problemi di fertilità sono spesso sottoposte a tali test come parte del processo diagnostico, per eliminare il disturbo come potenziale causa di problemi di fertilità. Questa condizione può anche essere diagnosticata come parte di un problema medico più ampio come la sindrome di Klinefelter o la sindrome di Turner.

Il trattamento per l’ipogonadismo prevede la somministrazione di testosterone per compensare la mancata produzione dell’ormone dall’organismo. Un medico può utilizzare gli esami del sangue per decidere il dosaggio appropriato e possono essere necessari diversi tentativi per ottenere il dosaggio corretto. I medici possono anche esplorare potenziali trattamenti per la causa per vedere se l’ipogonadismo può essere risolto, consentendo al corpo di produrre da solo gli ormoni di cui ha bisogno.

I cambiamenti nei livelli ormonali sono spesso visti come una conseguenza naturale dell’invecchiamento, il che significa che la condizione a volte non viene affrontata nei pazienti più anziani. Un medico può ritenere che il problema non sia un problema o confondere questa condizione con i normali processi di invecchiamento. I pazienti più anziani possono prendere in considerazione la possibilità di consultare un gerontologo o un endocrinologo che si concentra sul lavoro con i pazienti più anziani per ottenere la diagnosi e il trattamento appropriati.