Conosciuto anche come commercio televisivo, il T-commerce prevede l’utilizzo della tecnologia alla base della televisione digitale per presentare attivamente pubblicità agli spettatori. Alcune strategie includono l’uso di un banner che scorre lungo la parte inferiore dello schermo televisivo, fornendo un mezzo per gli annunci pubblicitari al di là dei soliti spot televisivi che gli sponsor creano e visualizzano nel corso di un programma televisivo. Altri approcci richiedono un approccio TV interattivo che consenta agli spettatori di fare clic su un’icona durante uno spot pubblicitario o su un banner pubblicitario durante la visione di un programma, attivando automaticamente la trasmissione dei dati del prodotto all’indirizzo e-mail dello spettatore. Esistono anche applicazioni di T-commerce limitate che consentono agli spettatori di ordinare effettivamente i prodotti facendo clic sulle icone visualizzate sullo schermo del televisore o utilizzando un telecomando per evidenziare e selezionare icone specifiche che utilizzano le informazioni sull’abbonato per elaborare un ordine.
L’applicazione del T-commerce è un altro esempio di come i fornitori di beni e servizi possono utilizzare le moderne applicazioni dei media digitali per raggiungere potenziali clienti. L’idea è quella di utilizzare i media in modo tale da non interrompere o interferire con l’esperienza di visione, ma consentire agli spettatori interessati a determinati prodotti di ottenere maggiori informazioni o di effettuare un ordine in tempo reale. Uno dei vantaggi di questo approccio è che gli inserzionisti hanno l’opportunità di stabilire una connessione con i consumatori mentre il livello di interesse è alto, portando eventualmente a vendite che non sarebbero avvenute utilizzando i metodi più tradizionali di pubblicità televisiva, come gli spot che vengono rapidamente dimenticati o ignorato.
Attualmente sono in uso diversi approcci al T-commerce. Alcuni sono semplicemente display che gli spettatori possono ridurre a icona o rimuovere con facilità. Altri richiedono l’uso di crawler o banner pubblicitari che appaiono e si spostano nella parte inferiore dello schermo mentre lo spettatore guarda un programma. Ancora altre applicazioni sono più interattive, consentendo agli spettatori di indicare che desiderano maggiori informazioni o anche di inserire rapidamente un annuncio, utilizzando alcuni mezzi di pagamento predeterminati.
Al momento, l’uso del T-commerce è alquanto limitato, con alcuni fornitori di televisione via cavo e satellitare che stanno appena iniziando a configurare le proprie reti per consentire questo tipo di pubblicità ai consumatori. Alcuni concetti includono l’uso di software intuitivo che valuta quali prodotti potrebbero interessare lo spettatore, in base alle sue abitudini di visualizzazione. Ad esempio, se i dati demografici pubblicitari indicano che gli spettatori che guardano programmi successivi su un determinato canale durante la sera rientrano in una determinata fascia di età, gli annunci visualizzati si concentreranno sul prodotto pertinente a tale fascia di età.
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