“Microrobot” è un termine a volte vago usato per riferirsi a piccoli robot. A volte è stato usato per riferirsi a robot più piccoli di un millimetro su un lato, ma è stato usato come nome per qualsiasi robot insolitamente piccolo. La microrobotica è un campo agli inizi, ma ha un enorme potenziale per il futuro. Come esempio recente dei risultati ottenuti nella microrobotica, i ricercatori sudcoreani hanno già dimostrato un microrobot a sei zampe di dimensioni inferiori a un millimetro, abbastanza piccolo da viaggiare attraverso le arterie. Questo robot può rilasciare farmaci che sbloccano le arterie ostruite, che potrebbero aiutare a fermare gli attacchi di cuore. Attualmente è in fase di prototipo.
La possibilità della microrobotica è stata analizzata per la prima volta negli anni ‘1970 da scienziati che effettuavano ricerche classificate per le agenzie di intelligence del governo degli Stati Uniti. All’epoca non esistevano le tecnologie di miniaturizzazione necessarie per costruire un vero e proprio microrobot, quindi per qualche tempo gli studi furono meramente teorici. Nel novembre 1987, la robotica Anita M. Flynn ha pubblicato il documento seminale, “Gnat Robots (and How They Will Change Robotics)”, che ha inaugurato l’era moderna della speculazione e della progettazione di microrobot. Solo negli anni ‘1990 i chip dei computer sono stati sufficientemente miniaturizzati da rendere possibili i veri microrobot. Tuttavia, le sfide tecniche sono numerose. Esistono pochi microrobot pratici e nessuno di essi è ancora stato commercializzato.
La tecnologia necessaria per creare i microbot si chiama MEMS — sistemi microelettromeccanici. MEMS coinvolge sistemi meccanici ed elettronici attivi su microscala. Per un robot di dimensioni inferiori a un millimetro spesso significa che avrà caratteristiche di progettazione misurate in pochi micron. Utilizzando la definizione meno rigorosa di “microrobot”, come in un robot di pochi cm di diametro, le dimensioni delle caratteristiche sono misurate in millimetri.
Uno dei progetti di microbiologia più impressionanti è uscito dal laboratorio di microbiologia di Harvard. Questa squadra ha creato robot volanti con un’apertura alare appena più grande di un centesimo. Ti viene da chiederti: come sarà la guerra o anche la vita quotidiana in una società con numerosi microrobot? Ci sono veleni così forti che solo pochi nanogrammi possono uccidere: come sarebbe una guerra se una parte avesse microrobot simili a zanzare per iniettarli nei soldati nemici? Forse saranno necessari trattati internazionali contro l’uso di tali armi.