In parole povere, un pogrom è un atto di violenza di massa o omicidio di massa di un certo gruppo di persone. Storicamente, questo termine – russo per “demolire violentemente o ribellarsi” – è stato applicato più specificamente alle uccisioni di massa del popolo ebraico, forse a causa della frequenza con cui sono stati commessi pogrom contro di loro. Ma un pogrom va ben oltre la semplice uccisione; un pogrom è molto simile a una rivolta mirata non solo a uccidere, ma anche a distruggere case, aziende e altre forme di vita quotidiana e cultura.
Nel corso della storia, gli ebrei hanno subito pogrom per mano di vari gruppi in tutta Europa. Sono iniziati nell’Europa orientale e si sono diffusi a ovest, la Russia e l’Ucraina sono luoghi di violenza particolarmente concentrata. Durante un pogrom, una certa setta o gruppo è stato preso di mira e attaccato violentemente. Le aziende sono state saccheggiate e saccheggiate, le case sono state distrutte, interi villaggi sarebbero stati rasi al suolo e, il più delle volte, le persone sarebbero morte per mano dei loro aggressori. Nel caso degli ebrei, questi pogrom sono continuati per decenni dopo il primo pogrom riportato in Russia nel 1880, perpetuando così l’antisemitismo e culminando infine nell’Olocausto.
Nella Germania nazista, l’attività di pogrom continuò sotto il dominio di Hitler, sebbene Hitler stesso scoraggiasse tale violenza disorganizzata. Ma le truppe naziste e la polizia tedesca spesso permettevano che si verificassero tali disordini, a volte persino incoraggiandoli. Forse il pogrom più famoso e devastante, Kristallnacht, si è verificato nel 1938 e ha visto la distruzione di circa 2000 sinagoghe e l’omicidio di quasi un centinaio di ebrei. Migliaia di aziende ebraiche furono distrutte e l’aggressione verso gli ebrei divenne selvaggia, aprendo la strada ai piani di sradicamento degli ebrei di Hitler.
Durante questa era, tuttavia, i tedeschi non furono gli unici aggressori nei confronti degli ebrei. I cittadini polacchi organizzarono pogrom dopo pogrom per tutta la guerra, persistendo anche dopo la fine della guerra, portando gli ebrei a credere che non sarebbero mai più stati i benvenuti in Polonia. Come risultato dei pogrom polacchi, così come dei precedenti eventi pogrom in Russia, altre nazioni, inclusi gli Stati Uniti e il Regno Unito, hanno sperimentato un massiccio afflusso di ebrei in fuga dalla violenza.
Pogrom si sono verificati in altre parti del mondo ad altri gruppi: i sikh in India hanno subito un pogrom all’inizio degli anni ‘1980 e i musulmani in India sono stati presi di mira circa vent’anni dopo. I greci furono presi di mira a Istanbul negli anni ‘1950 dai turchi. Nel 1999 in Kosovo, i non albanesi sono stati cacciati dalle loro case e hanno visto la distruzione delle loro proprietà e delle loro attività. Le forze della NATO erano presenti ma non sono intervenute.