Cos’è un Sijo?

A sijo è un’opera di poesia coreana di tre versi che aderisce alla linea guida specifica di contenere 14-16 sillabe per riga con una pausa nel mezzo. Il termine “sijo” è un termine moderno che comprende sia la forma singolare che plurale del sostantivo e ha sostituito la tradizionale parola coreana “danga”, che significa “canzone breve”. A questo proposito, un sijo può essere pensato come una canzone lirica. Il tema della maggior parte delle poesie tradizionali del genere è naturale, spesso esponendo argomenti più oscuri del periodo di tempo come la metafisica e l’astronomia. L’antica danga alla fine divenne popolare nelle corti reali coreane, così come nella vita della persona comune attraverso gruppi di ricerca della conoscenza e una sottocultura artistica, come un modo per esprimere idee e concetti religiosi o filosofici.

Si pensa che Sijo condivida un’ascendenza comune con forme simili di poesia giapponese come tanka e haiku. Come il noto stile haiku, la sua controparte coreana utilizza uno stile narrativo e tematico, portando un tocco drammatico e una narrazione dinamica alla forma d’arte. La narrazione viene solitamente introdotta nella prima riga del poema sotto forma di un problema o di una situazione, sviluppata ulteriormente nella seconda riga con maggiori informazioni sul tema e infine risolta nella terza riga. La poesia sijo ben scritta spesso include un “colpo di scena” letterario o un gioco di parole insospettato nella prima metà dell’ultima riga. L’elemento insospettato, che spesso aggiunge umorismo o arguzia alla prosa, può essere sotto forma di una semplice parola o frase o può essere trovato come un tono inaspettato o un’altra allitterazione.

La linea guida di 14-16 sillabe può essere ulteriormente suddivisa in mezze righe che contengono 6-9 sillabe ciascuna. La regola a volte viene infranta nell’ultima metà dell’ultima riga; molti poeti sijo lo scrivono per essere più breve. A causa della natura lirica di sijo e della propensione ad essere eseguita come canzone, la sua lettura assomiglia spesso a frasi bibliche poetiche che sono spesso incluse negli inni cristiani e nelle devozioni verbali. Un sijo è a volte di natura ripetitiva, echeggia frasi o parole chiave, esemplificando ulteriormente il suo uso comune come canzone o canto.

Sebbene sijo aderisca strettamente alle restrizioni sulle sillabe in generale, molti poeti del genere non contano le sillabe con attenzione. Si concentrano invece sulla qualità frasale della linea. La loro concentrazione è sulla creazione di coppie di frasi senza soluzione di continuità e ben costruite che aiutano a creare un ritmo riconoscibile che può essere facilmente cantato o suonato su uno strumento musicale di accompagnamento. La maggior parte dei pezzi non ha un titolo; quelli che sono intitolati sono dotati di tali di solito come mezzo con cui includere sillabe extra o una linea extra non consentita dalle linee guida tradizionali.