Una camera anecoica è una stanza con pareti speciali che assorbono quanto più suono possibile. Anecoico significa “senza echi”. A volte l’intera stanza poggia persino su ammortizzatori, annullando qualsiasi vibrazione dal resto dell’edificio o dall’esterno.
Il materiale che ricopre le pareti di una camera anecoica utilizza pannelli a forma di cuneo per dissipare quanta più energia audio possibile prima di rifletterla via. La loro forma speciale riflette l’energia nell’apice del cuneo, dissipandola come vibrazioni nel materiale piuttosto che nell’aria. Le camere anecoiche sono spesso utilizzate per testare i microfoni, misurare le precise proprietà acustiche di vari strumenti, determinare esattamente quanta energia viene trasferita nei dispositivi elettroacustici ed eseguire delicati esperimenti psicoacustici.
La prima camera anecoica al mondo a cuneo è stata costruita nel 1940 a Murray Hill, presso i Bell Labs nel New Jersey. È racchiuso in più di un metro di cemento per proteggerlo dai rumori esterni. I suoi creatori si sono vantati che la camera assorbe oltre il 99.995% dell’energia acustica incidente sopra i 200 Hz. I pannelli a forma di cuneo non sono in grado di assorbire le frequenze più basse, ma queste frequenze trasportano poca energia e sono impercettibili per l’orecchio umano. Ad un certo punto, la camera di Murray Hill ha ricevuto il premio del Guinness dei primati per essere la stanza più silenziosa del mondo.
John Cage, un famoso compositore sperimentale, è stato ispirato quando è entrato nella camera anecoica di Harvard negli anni ‘1940 e ha sentito il suono del proprio sangue che circolava. Ha finito per comporre un pezzo di tre minuti che consisteva in nient’altro che silenzio, per consentire al pubblico di riflettere sulla realtà che nessuna persona è ancora stata in grado di sfuggire del tutto al rumore, tranne presumibilmente i sordi.
Sono inoltre costruite speciali camere anecoiche per testare una varietà di dispositivi elettromagnetici. Cunei di forma diversa consentono la riflessione di frequenze diverse, come la radio.
La ricerca in camere anecoiche sui modi specifici in cui la testa umana riflette l’energia sonora ha portato allo sviluppo di altoparlanti che proiettano il suono virtuale attorno all’ascoltatore. Questi altoparlanti sfruttano il modo in cui ascoltiamo il suono per farci pensare che provenga da una direzione quando in realtà proviene da un’altra. Un giorno potrebbe essere possibile simulare intere orchestre con solo un paio di oratori.