Una megastruttura, un concetto che è entrato per la prima volta nella discussione architettonica alla fine degli anni ‘1950 e ‘1960, ha una definizione in evoluzione. La definizione di base e moderna è che una megastruttura è semplicemente una struttura eccezionalmente grande, artificiale e autoportante. Sebbene le vere megastrutture delle dimensioni di una città si trovino ancora solo nella fantascienza, un certo numero di strutture esistenti può essere contato sotto questa definizione, tra cui la Grande Muraglia cinese e alcuni grattacieli estremamente grandi.
Nel 1968, l’architetto Ralph Wilcoxon definì una megastruttura come un raggruppamento di unità modulari su cui si poteva costruire ed espandere quasi all’infinito. All’interno della megastruttura sovrastante potrebbero essere aggiunte unità prefabbricate più piccole, adatte alle esigenze specifiche dei suoi occupanti. L’adattabilità della megastruttura consentirebbe all'”hardware” della vita quotidiana, come le utenze, di essere attraversato in condotti facilmente accessibili.
Alcuni architetti, come Reyner Banham, hanno visto la megastruttura come un modo per combinare la visione di urbanisti e architetti. Il suo libro Megastructure: Urban Futures of the Recent Past è stata la guida essenziale al movimento. I pianificatori e gli architetti che la pensano allo stesso modo ritenevano che la pianificazione dovesse essere considerata su una scala molto più ampia e che le megastrutture potessero fornire soluzioni reali alle città tentacolari, disorganizzate e inefficienti.
Oggi le megastrutture seguono ideali meno utopici e sono costruite su una scala più piccola rispetto ad alcune delle precedenti proposte di megastrutture. Tuttavia, una megastruttura è in genere una grande struttura o edificio autoportante creato dall’uomo. La definizione spesso include strutture costituite da molte strutture più piccole raggruppate insieme, una città ospitata all’interno di un’unica struttura o un ponte. Non ci sono requisiti definitivi per una struttura da considerare una megastruttura; solo che è unico per dimensioni e ingegneria.
A causa del numero crescente di megastrutture in costruzione, l’interesse pubblico ha stimolato programmi televisivi che esplorano queste strutture maestose. Tra le megastrutture profilate ci sono la USS Ronald Reagan, la Sears Tower, l’English Channel Tunnel (o “Chunnel”) e l’Akashi Kaikyo Bridge in Giappone. Anche la Grande Muraglia cinese è considerata una megastruttura, che si estende per quasi 4,000 miglia (6,352 km) di lunghezza.
Gli Stati Uniti Ronald Reagan, che è stata definita una “città galleggiante”, può ospitare tre mesi di scorte e servire oltre 18,000 pasti al giorno. Il canale è lungo 32 miglia (50 km), di cui 25 (40 km) sott’acqua. La Sears Tower è un’altra famosa megastruttura, alta 1,454 piedi (443 m).
Mentre l’immaginazione umana è limitata solo dall’attuale ingegneria e tecnologia di costruzione, le megastrutture fantasy abbondano nella letteratura, nei giochi e nei film. La Morte Nera nella serie di film di Star Wars è una ben nota megastruttura immaginaria, e molte altre si trovano in giochi come Halo e varie storie di fantascienza. Molte megastrutture concettuali, come gli ascensori spaziali e le stazioni spaziali, potrebbero un giorno diventare realtà.