Nella mitologia greca, Gerione era un gigante che viveva sull’isola di Erytheia. Secondo la leggenda, teneva una mandria di bovini che si distinguevano per il loro colore rosso, e custodita da un mandriano e da un cane a due teste di nome Orthrus. Gerione è apparso in diversi miti e leggende greci, forse il più famoso nelle fatiche di Ercole, quando Ercole dovette rubare il suo bestiame. Sfortunatamente per Gerione, Ercole dovette uccidere il gigante in battaglia prima che potesse portare via l’ambito bestiame.
Come molti mostri della mitologia greca, l’aspetto di Gerione è oggetto di dibattito. In alcune storie ha semplicemente tre teste, mentre in altre ha in realtà tre corpi, il che gli dà sei braccia con cui lavorare. È generalmente accettato quale fosse il figlio di Chrysaor e Calirrhoe, ed era almeno insolitamente grande, se non un gigante in piena regola. Nella maggior parte delle storie, è raffigurato come un guerriero e la sua battaglia con Ercole è spesso descritta come piuttosto eroica.
Le storie su Gerione di solito lo collocano in una terra mitica vicino alle Esperidi, un gruppo di ninfe che custodiscono un giardino paradisiaco. Questa terra è così lontana a ovest da essere alla fine del mondo ed è associata a varie figure, eventi e oggetti mitologici. I visitatori della regione devono generalmente utilizzare metodi soprannaturali per raggiungerla, anche se alcuni greci credevano che la casa di Gerione fosse correlata a un luogo reale.
Nelle storie sulle fatiche di Ercole, Ercole viene inviato sull’isola di Gerione nel tentativo di rubare il bestiame. Per farlo, Hercules è costretto a combattere il mandriano e il cane da guardia prima di poter finalmente affrontare Gerione stesso. Alla fine, il gigante viene abbattuto da una freccia velenosa che Ercole aveva immerso nel sangue dell’Idra di Lerna in una precedente avventura.
Una volta che Ercole ruba il bestiame di Gerione, tuttavia, i suoi problemi sono tutt’altro che finiti. Mentre li riporta a destinazione, i membri del branco vengono rubati e Hera mette ostacoli come fiumi in piena e branchi di mosche sulla strada. Ercole deve superare questi ostacoli per consegnare il bestiame a Euristeo, che alla fine decide di sacrificarli ad Era.
Questa decima fatica di Ercole ha mostrato molti tratti che hanno reso Ercole un eroe greco classico. Fu in grado di viaggiare in una regione che non poteva essere raggiunta dai comuni mortali con l’assistenza degli Dei, e una volta lì, riuscì a sconfiggere un temibile mostro. Anche Ercole si rifiutò di cedere allo stress, riportando a casa con successo il bestiame di Gerione nonostante alcuni grossi ostacoli.