Prima dell’avvento dell’illuminazione elettrica, gli abitanti della Terra ricevevano un’illuminazione notturna dalla galassia della Via Lattea. La brillante scia di stelle che schizzava nel cielo notturno fornì un’ispirazione abbagliante per i primi egizi, che la paragonarono a una “pozza di latte di mucca” e per i poeti indù, che videro la massa di stelle come un delfino che nuotava nel cielo. Tuttavia, le visioni notturne della nostra galassia sono in gran parte diventate un ricordo del passato, poiché l’inquinamento luminoso ora oscura la Via Lattea dall’80% degli americani e da un terzo della popolazione mondiale nel suo insieme.
Ai tempi in cui le stelle uscivano di notte:
La ricerca di scienziati italiani e americani – pubblicata sulla rivista Science Advances nel 2016 – ha prodotto la valutazione più accurata finora dell’impatto globale dell’inquinamento luminoso.
“Abbiamo intere generazioni di persone negli Stati Uniti che non hanno mai visto la Via Lattea”, ha detto lo scienziato Chris Elvidge. “È una parte importante della nostra connessione con il cosmo, ed è andata persa”.
L’inquinamento luminoso è esteso in paesi come Singapore, Italia e Corea del Sud. Canada e Australia hanno ancora aree di “cielo scuro” relativamente estese.