La maggior parte delle persone vuole evitare la prigione a tutti i costi. Ma a Hongcheon, in Corea del Sud, un ritiro a tema carcerario si sta rivelando molto popolare tra gli individui oberati di lavoro che vogliono fuggire dallo stress della vita moderna. Inaugurato nel 2008, “Prison Inside Me” è essenzialmente una prigione, con 28 celle identiche dotate solo degli arredi più elementari, come una scrivania, un tappetino da yoga, un set da tè, un bagno e un lavabo. Gli ospiti devono indossare un’uniforme blu e dormire per terra. Le porte della cella sono bloccate, anche se gli ospiti possono ancora aprirle dall’interno e c’è anche un pulsante antipanico. La struttura, situata a due ore a nord-est di Seoul, consente agli ospiti (detenuti?) di trascorrere il loro tempo in riflessione e meditazione. Non sono ammessi telefoni e orologi, e gli ospiti partecipano alle faccende domestiche intorno alla prigione, quando non sono rinchiusi in isolamento volontario.
Fuggire dal mondo andando in prigione:
I sudcoreani lavorano in media 2,069 ore all’anno, il secondo paese dell’OCSE.
Un soggiorno di una settimana a Prison Inside Me costa circa 500,000 won sudcoreani ($ 441 USD).
Prison Inside Me è stato co-fondato da Kwon Yong-Seok e sua moglie, Noh Ji-Hyang. Kwon, un pubblico ministero, aveva lavorato 100 ore alla settimana e immaginava un posto dove potesse essere libero da tutte le distrazioni e le pressioni.