Qual è il ruolo dell’ironia nella letteratura?

L’ironia è una figura retorica in cui il significato inteso dall’autore o da chi parla è il contrario di ciò che viene dichiarato. Metodo per evocare l’umorismo, l’ironia in letteratura è spesso come uno scherzo privato che crea un senso di complicità tra autore e lettore. In effetti, l’autore sta dicendo al lettore: “So che sei abbastanza intelligente da capire cosa sta realmente succedendo qui”. L’ironia in letteratura ha lo scopo di provocare il lettore a pensare più a fondo e ad analizzare una situazione. Confrontando e contrapponendo la realtà alle supposizioni sulla realtà, il lettore è in grado di arrivare a una migliore comprensione dell’intento dell’autore.

Il dispositivo retorico dell’ironia in letteratura è spesso molto più efficace di un’affermazione diretta. Un classico esempio dell’uso dell’ironia in letteratura può essere trovato in To Kill a Mockingbird di Harper Lee, un romanzo americano ambientato in una piccola città dell’Alabama negli anni ‘1930. Durante una lezione di attualità, Miss Gates, l’insegnante della scuola locale, guida la classe in una discussione sull’ascesa del nazismo in Germania e sulla persecuzione del popolo ebraico. La signorina Gates ha detto alla classe che solo coloro che hanno pregiudizi perseguitano le persone, a differenza di coloro in cui vivevano. Compiaciuta e a suo agio nel suo sostegno al popolo ebraico, è totalmente incapace di vedere l’ironia dei suoi commenti alla luce del suo estremo pregiudizio verso i residenti neri della città.

L’ironia è comune nel linguaggio di tutti i giorni ed è strettamente correlata al sarcasmo, un’affermazione dura o amara che spesso sottolinea una sorta di contraddizione. Gli intrattenitori e i comici usano spesso sia l’ironia che il sarcasmo per incitare alle risate. Il comico Bill Cosha usato l’ironia con grande efficacia in “The Baffling Question”, un saggio in cui ha discusso dei gravi problemi che sorgono quando si allevano i bambini. La domanda sconcertante a cui si riferisce il titolo del saggio è la questione se avere figli o meno. Cosrivela che portare avanti il ​​nome di famiglia era una ragione importante per il suo volere un figlio, ma dopo le prove e le tribolazioni di crescere suo figlio, Cosha confessato di aver detto a volte a suo figlio di non rivelare la sua vera identità.