Qual è il trattamento più comune per la ginecomastia?

La ginecomastia è una condizione abbastanza comune che comporta l’allargamento del tessuto mammario nei maschi. La maggior parte dei casi deriva da uno squilibrio negli ormoni androgeni ed estrogeni a causa di un disturbo ghiandolare, uso di steroidi, effetti collaterali di farmaci o trattamenti contro il cancro. Poiché i livelli ormonali oscillano durante la pubertà, si riscontra spesso nei ragazzi di età compresa tra 10 e 18 anni. Quando è nota una causa specifica, i medici possono prendere in considerazione i farmaci per aumentare gli androgeni o sopprimere i livelli di estrogeni. La liposuzione o la chirurgia di riduzione del seno è considerata se i farmaci si rivelano un trattamento inefficace per la ginecomastia.

Il trattamento per la ginecomastia non è sempre raccomandato per i ragazzi pubescenti, poiché la condizione spesso scompare da sola nel corso di circa tre anni. Gli ormoni tendono a tornare in equilibrio dopo la pubertà e il tessuto mammario diventa meno prominente. Se la condizione peggiora o persiste per diversi anni, i medici possono condurre una serie di test per determinare se un paziente ha un problema medico di base.

L’ipogonadismo, una carenza nella produzione di testosterone e di androgeni, è una causa comune di ginecomastia nei ragazzi e nei maschi adulti. I pazienti con questa condizione di solito possono beneficiare di rimedi medici che stimolano la produzione di testosterone. La terapia sostitutiva transdermica prevede l’applicazione sulla pelle di un cerotto o di un gel che contiene testosterone sintetico, che viene continuamente rilasciato nel corpo per aumentare i livelli di testosterone e promuovere una maggiore produzione di ormoni naturali. La terapia parenterale prevede l’iniezione di testosterone direttamente nel corpo. Con un trattamento coerente per la ginecomastia, il seno tende a ridursi gradualmente nel corso di diversi mesi o anni.

Se i livelli di estrogeni sono più alti del solito, il trattamento per la ginecomastia di solito comporta farmaci orali giornalieri per aiutare a regolare l’ormone. Il clomifene è un farmaco che aumenta la produzione di gonadotropine nella ghiandola pituitaria, ormoni che aiutano a stabilizzare i livelli di estrogeni. Il tamoxifene agisce come un antagonista degli estrogeni, impedendo all’ormone di stimolare la crescita del tessuto mammario. Questi farmaci si sono dimostrati molto efficaci nell’alleviare i problemi in appena tre mesi nella maggior parte dei pazienti.

Quando i farmaci sono insufficienti, può essere preso in considerazione anche il trattamento chirurgico per la ginecomastia. La mastoplastica riduttiva, che di solito viene eseguita da un chirurgo plastico, comporta l’asportazione fisica del tessuto mammario in eccesso. La liposuzione è un’altra opzione se sono presenti alti livelli di tessuto adiposo nel seno. È possibile che il seno ricominci a crescere dopo tali procedure, ma la maggior parte dei pazienti non ha problemi duraturi. Occasionalmente, un chirurgo sceglierà di eseguire una mastectomia per rimuovere completamente uno o entrambi i seni, prevenendo così il ripetersi della condizione.