Qual è la connessione tra la cardiopatia ischemica e l’agente Orange?

La connessione tra la cardiopatia ischemica e l’agente arancione è stata sufficientemente dimostrata da portare all’aggiunta della condizione all’elenco delle malattie associate all’agente arancione dal Dipartimento degli affari dei veterani degli Stati Uniti. Ciò significa che i veterani del Vietnam che hanno prestato servizio attivo tra il 1962 e il 1975 e soffrono di cardiopatia ischemica possono ricevere benefici e risarcimenti. Secondo l’Istituto di Medicina dell’Accademia Nazionale delle Scienze, il legame tra cardiopatia ischemica e agente arancio non è definitivo, ma sufficiente a suggerire che vi sia una relazione di causa ed effetto tra di loro.

La cardiopatia ischemica è caratterizzata da una riduzione dell’apporto di sangue e dell’apporto di ossigeno al cuore che può portare alla formazione di placca nelle arterie. È una causa comune di insufficienza cardiaca congestizia e la principale causa di morte nei paesi industrializzati. L’elenco dei fattori di rischio che contribuiscono alla cardiopatia ischemica include colesterolo alto, fumo, ipertensione e invecchiamento. L’impossibilità di isolare questi fattori in uno studio sul legame tra cardiopatia ischemica e agente arancione ha ostacolato la conclusione che la relazione sia più che suggestiva, ma il legame è stato giudicato sufficiente.

L’aggiunta della condizione all’elenco contenente altre 14 malattie legate all’esposizione all’agente arancione significa che migliaia di veterani o le loro famiglie sopravvissute avranno diritto a un risarcimento retroattivo per invalidità. Ci sono 86,000 casi di affermazioni precedentemente negate per cardiopatia ischemica e le altre due condizioni recentemente aggiunte all’elenco: il morbo di Parkinson e i tumori cronici del sangue a cellule B. Si prevede che le richieste di risarcimento per malattie ischemiche del cuore costituiranno circa l’82% dei pagamenti aggiuntivi in ​​futuro, quindi la sua aggiunta è considerata significativa.

Per poter beneficiare di un risarcimento, i veterani devono dimostrare di aver messo fisicamente piede in Vietnam tra il 9 gennaio 1962 e il 7 maggio 1975, o di essere stati altrimenti esposti all’agente arancione durante il servizio attivo. Non esiste un limite di tempo per l’insorgenza della condizione, poiché le prove hanno dimostrato in misura sufficiente che l’esposizione all’agente arancione potrebbe causare cambiamenti genetici o strutturali che aumenterebbero la probabilità di sviluppare cardiopatia ischemica. Allo stesso modo, non vi è alcun obbligo da parte dei veterani di dimostrare il legame tra la loro cardiopatia ischemica e l’agente arancione per ricevere i benefici. Lo stesso vale per gli altri erbicidi utilizzati nella guerra del Vietnam.