Le microcalcificazioni e il cancro al seno possono talvolta verificarsi insieme. Le microcalcificazioni, o frammenti microscopici di calcio, tendono ad accumularsi nell’area in cui le cellule tumorali si dividono rapidamente e formano tumori. Le microcalcificazioni sono spesso rilevabili sulle mammografie e i medici spesso le considerano un segno di cancro al seno in fase iniziale o un’indicazione di attività precancerosa nel tessuto mammario. Mentre le microcalcificazioni non segnalano sempre il cancro al seno, la relazione che può esistere tra le microcalcificazioni e lo sviluppo di tumori consente ai medici di sapere per indagare ulteriormente sui segni di cancro quando compaiono le microcalcificazioni.
A molte donne viene diagnosticato un cancro al seno in fase iniziale dopo che le microcalcificazioni si trovano sui risultati della mammografia. Microcalcificazioni e cancro al seno non sempre vanno di pari passo. A volte le microcalcificazioni compaiono in concomitanza con la crescita benigna del tumore. Ma individuare l’accumulo di calcio all’interno del tessuto mammario può aiutare i medici a rilevare il cancro al seno nelle sue prime fasi, quando il trattamento può essere più efficace e le possibilità di sopravvivenza del paziente sono più alte.
La tendenza delle microcalcificazioni e del cancro al seno o dei tumori benigni a manifestarsi insieme contribuisce a rendere le mammografie uno strumento diagnostico efficace per il cancro al seno. Questi depositi di calcio nel tessuto mammario possono aiutare i medici a trovare il cancro al seno prima che si formi un tumore palpabile. Aiutano anche nella diagnosi precoce dei tumori che di solito non causano tumori palpabili.
Quando vengono rilevati depositi di calcio nel tessuto mammario, i medici in genere utilizzano una combinazione di ingrandimento a raggi X e biopsia tissutale per determinare se questi depositi sono segni di cancro o segni di sviluppo benigno. L’ingrandimento a raggi X di solito ingrandisce l’immagine della mammografia al punto in cui i medici possono esaminare più a fondo le caratteristiche fisiche delle calcificazioni. Dall’esame della forma, delle dimensioni e della quantità di microcalcificazioni, i medici di solito possono determinare se il cancro al seno è possibile. La maggior parte delle calcificazioni sono benigne. Anche quelli originariamente classificati come possibilmente maligni alla fine risultano essere benigni quasi l’80% delle volte.
La maggior parte delle donne a cui viene diagnosticata una microcalcificazione al seno non ha il cancro al seno. Se si sospetta un cancro, una biopsia tissutale può confermarlo. La maggior parte delle donne a cui viene diagnosticato un cancro al seno in questa fase sopravvive con il trattamento. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per rilevare il cancro al seno in questa fase iniziale è di circa il 97%.