Nella maggior parte dei casi, la teoria dello sviluppo cognitivo fa riferimento a un caso di studio scritto da Jean Piaget nel 1952, da lui sviluppato dopo anni di studio sul comportamento e sullo sviluppo dei bambini. Secondo le sue teorie, lo sviluppo cognitivo implica la lotta costante per trovare l’equilibrio, o equilibrio, tra assimilazione e accomodamento. Questi due stati dell’essere si riferiscono al basare nuove informazioni su esperienze passate e ad accogliere pensieri per ottenere informazioni nuove e talvolta conflittuali.
Secondo la teoria dello sviluppo cognitivo di Piaget, gli esseri umani attraversano quattro fasi principali di crescita. Queste sono la fase dell’infanzia, della prima infanzia e della scuola materna, della fase elementare e della prima adolescenza e della fase dell’adolescenza e dell’età adulta. I nomi scientifici di questi stadi sono gli stadi sensomotorio, preoperatorio, operativo concreto e operativo formale. Ognuno si basa sull’altro e gli umani sviluppano lentamente processi di pensiero più complessi e simbolici man mano che invecchiano.
Ci sono diversi sottostadi o livelli per ogni stadio principale nella teoria dello sviluppo cognitivo. Ad esempio, i neonati hanno pochissima comprensione del mondo che li circonda e non riconoscono molto di nulla. Man mano che imparano, i bambini arrivano a riconoscere i caregiver, anticipano azioni o eventi come mangiare o dormire e sviluppano la permanenza dell’oggetto, o il concetto che una persona o un oggetto non cessa di esistere anche quando non lo si può vedere. Alla fine della fase dell’infanzia, la maggior parte dei bambini è in grado di assegnare parole ad alcuni oggetti verbalmente e di capirne molte di più quando vengono dette da altri.
La teoria dello sviluppo cognitivo afferma che tutti gli esseri umani attraversano tutte e quattro le fasi, sebbene alcuni possano muoversi più velocemente o più lentamente di altri. Dall’età adulta, la maggior parte delle persone è capace di pensieri ed emozioni complessi, nonché di interpretare il simbolismo e l’ironia. Ci sono alcune eccezioni a questa regola, come quelle con handicap mentali.
Sebbene la teoria dello sviluppo cognitivo affermi che tutti gli esseri umani attraversano le stesse fasi, l’efficacia con cui ciò avviene dipende da due fattori. Il trucco genetico gioca un ruolo nell’intelligenza generale e alcuni credono che ogni persona nasca con un livello di intelligenza predeterminato da raggiungere. Anche l’ambiente domestico e il modo in cui si viene cresciuti, nutriti e incoraggiati giocano un ruolo nella quantità di intelletto che si può raggiungere. I ricercatori stanno ancora discutendo se la predisposizione genetica o l’ambiente siano più importanti in termini di sviluppo, ma la maggior parte concorda sul fatto che l’intelligenza complessiva di una persona è generalmente una combinazione di entrambi.