Le diverse politiche di utilizzo corretto sono generalmente stabilite dai paesi che stabiliscono e osservano le leggi sul copyright. Il fair use è ufficialmente riconosciuto solo in un paio di paesi, sebbene alcuni altri paesi abbiano politiche simili denominate “fair dealing”. Queste politiche generalmente si riferiscono ai modi in cui un’opera protetta dal diritto d’autore può essere utilizzata senza il permesso del proprietario del diritto d’autore. Tale utilizzo è spesso rischioso, poiché la separazione tra uso corretto e violazione del copyright può essere abbastanza sottile ed è difficile da stabilire in senso stretto.
Le politiche di utilizzo corretto sono generalmente stabilite dalle leggi o dalle decisioni legali di un paese in relazione alle leggi sul copyright di quel paese. A partire dal 2011, solo gli Stati Uniti e Israele avevano stabilito politiche ufficiali di fair use, sebbene alcuni paesi, come il Canada, avessero stabilito politiche simili di “fair dealing”. La politica di utilizzo corretto degli Stati Uniti consente fondamentalmente l’uso di materiali protetti da copyright senza l’autorizzazione del proprietario del copyright in determinate impostazioni e scopi rigorosi. Queste politiche sono intenzionalmente vaghe e spesso sorgono casi di disaccordo sull’uso corretto e portano a casi giudiziari in cui deve essere presa una decisione in merito all’uso di un’opera protetta da copyright.
Il modo in cui funzionano le politiche di utilizzo corretto negli Stati Uniti è strettamente connesso alle leggi sul copyright. Negli Stati Uniti, nel momento in cui viene creata un’opera d’arte o un prodotto creativo, la persona che l’ha creata ne detiene il copyright. Chiunque altro voglia riprodurre o utilizzare quell’opera deve quindi ricevere l’autorizzazione dal titolare del copyright per farlo. Le politiche di utilizzo corretto forniscono un’importante eccezione a questa regola, tuttavia, in quanto un’opera può essere utilizzata da altri senza autorizzazione in determinate circostanze.
Queste politiche di fair use tipicamente implicano la definizione di quattro componenti fondamentali dell’uso di un articolo protetto da copyright: lo scopo dell’uso, la natura del lavoro, la quantità del lavoro utilizzato e l’effetto dell’uso sul valore del lavoro. Mentre le linee guida generali in genere consentono di utilizzare una piccola parte di un’opera per scopi critici o didattici, non ci sono linee guida rigide su quale parte può essere utilizzata e cosa costituisce un’opera critica. Allo stesso modo, le politiche di fair use spesso consentono l’uso della proprietà intellettuale per ragioni di parodia, ma l’esatta definizione di parodia può essere aperta all’interpretazione. Le leggi israeliane sul fair use seguono una struttura simile e considerano componenti simili in relazione al fair use.