Che cos’è un budworm abete rosso?

Contrariamente al suo nome, il budworm in abete non è un verme, ma il bruco di una falena. Esistono, infatti, diverse specie di budworm di abete rosso, tutte appartenenti al genere Choristoneura e tutte sostanzialmente simili nell’aspetto, ma i due insetti più distruttivi sono il Budworm di abete rosso orientale, C. fumiferana e il Budworm di abete rosso occidentale, C occidentalis. I bruchi si nutrono di varie conifere, come abeti rossi, abeti e pini. Le falene si trovano in molte parti degli Stati Uniti, tra cui l’Alaska e il Canada; alcune specie si trovano in Europa e in Asia. È il bruco che fa il danno; la falena adulta non si nutre di piante.

Le falene, che variano dal grigio al marroncino, depongono le loro uova alla fine dell’estate sul lato inferiore degli aghi di abete. Le larve, dopo la schiusa, non iniziano a nutrirsi, ma costruiscono invece strutture di seta tra corteccia e rametti, in cui vanno in letargo durante l’inverno. Emergono dal letargo la primavera successiva, appena prima che inizi una nuova crescita sull’albero ospite.

I bruchi, che sono marroni con macchie biancastre – assomigliano a piccoli rametti di abete rosso, inizialmente si nutrono di vecchi aghi, ma passano ai nuovi aghi in erba, che sembrano preferire, non appena sono disponibili. Sono questi attacchi ai centri in crescita che causano il maggior danno. Le larve si nutrono fino a quando non sono maturate, di solito entro la fine di giugno. A questo punto, costruiscono bozzoli di seta vicino alle aree di alimentazione e vi si pupano. Le falene compaiono circa dieci giorni dopo.

Segni evidenti di attacco da parte del budworm in abete sono aghi morti di colore marrone e crescita stentata o deformata vicino alle punte dei rami. Un’ispezione più ravvicinata rivelerà la tessitura di seta filata tra aghi e ramoscelli e materiale escreto friabile noto come frass. Il danno può essere limitato alle punte in crescita, ma in caso di forti infestazioni, altre parti possono essere colpite e può causare una grave defogliazione. Gli alberi che sono stressati, ad esempio a causa della siccità, sono più vulnerabili agli attacchi di questo insetto e sono più gravemente danneggiati. Gli alberi sani di solito si riprendono, ma i ripetuti attacchi agli alberi indeboliti dallo stress possono alla fine essere fatali.

Il budworm in abete ha un numero di predatori naturali, tra cui uccelli, ragni e vespe parassite. Questi di solito limitano il numero dei budworm, ma di volta in volta una combinazione di fattori può provocare un’esplosione demografica, causando danni estesi. Spesso, la migliore politica di controllo consiste nel mantenere gli alberi sani e in grado di resistere o recuperare meglio dagli attacchi minimizzando i fattori di stress. In caso di grave infestazione, un numero di insetticidi comuni può essere efficace. Il batterio Bacillus thuringensis, che produce un composto insetticida, ha dimostrato di essere un metodo efficace di controllo biologico.