Cosa sono le calcificazioni al seno?

Le calcificazioni del seno sono depositi di calcio situati all’interno del tessuto mammario. Non possono essere percepiti attraverso un esame del seno. Invece, vengono rivelati attraverso una mammografia. I due tipi di calcificazioni mammarie sono macrocalcificazioni e microcalcificazioni. Le macrocalcificazioni sono generalmente non cancerose mentre le microcalcificazioni a volte possono essere maligne.

Le macrocalcificazioni si presentano come grandi macchie bianche su una mammografia. Di solito sono il risultato di infiammazioni, vecchie lesioni e arterie del seno che stanno invecchiando. Le microcalcificazioni si presentano come minuscoli puntini bianchi su una mammografia.
Si trovano spesso nel mezzo di cellule che si dividono rapidamente. Quando i granelli sono raggruppati insieme, a volte sono il segnale di avvertimento che il cancro è presente. In questo caso, il medico di solito ordina una biopsia del seno.

Quando si riscontrano calcificazioni al seno in una mammografia, il medico ingrandisce i raggi X per determinare la dimensione, la quantità e la forma dei depositi di calcio. Queste caratteristiche determinano se i depositi sono benigni o possibilmente cancerosi. Se è prevista una biopsia mammaria perché i depositi sono potenzialmente cancerosi, il medico può scegliere di eseguire la biopsia in due modi.

Il primo tipo di biopsia è chiamato biopsia chirurgica. Usando l’anestesia locale o generale, il chirurgo usa un ago e inietta il colorante blu nel sito in cui si trovano i depositi di calcio. Il tessuto mammario viene rimosso dall’area in modo che possa essere esaminato in un laboratorio medico.

Il secondo tipo di biopsia è chiamato biopsia con ago stereotassico. Quando questo viene eseguito, alla paziente viene somministrata un’anestesia locale in modo che rimanga sveglia durante la procedura. Successivamente, il chirurgo utilizza un ago cavo per rimuovere piccoli strati di tessuto mammario. Il tessuto viene quindi inviato al laboratorio medico per l’analisi.

Non tutte le calcificazioni al seno sono causate dal cancro. Le donne con calcificazioni al seno possono aver subito lesioni al seno in passato. Alcuni possono avere cisti al seno o calcificazione dei vasi sanguigni o della pelle. Altre donne possono avere depositi di calcificazione perché hanno bloccato i dotti mammari o hanno ricevuto radioterapia in passato.
Le calcificazioni del seno trovate su una mammografia sono prese sul serio dai medici. La presenza di questi depositi di calcio può essere un segnale premonitore di cancro al seno. Le donne che hanno depositi di calcio in entrambi i seni hanno maggiori possibilità di sviluppare il cancro al seno.

Quelli con depositi in un solo seno hanno un minor rischio di sviluppare questa grave malattia. Se una biopsia rivela che i depositi sono benigni, un medico raccomanderà ai pazienti di tornare per una mammografia di follow-up entro sei mesi. Ciò consentirà al medico di monitorare da vicino l’aspetto dei depositi. I cambiamenti nelle dimensioni, nell’aspetto e nella quantità possono rivelare che il cancro al seno sta iniziando a svilupparsi.