La percezione della luce è il processo attraverso il quale un organismo o un dispositivo artificiale percepisce e interpreta la luce dall’ambiente. Perché ciò avvenga, la luce deve prima raggiungere una qualche forma di organo o dispositivo in grado di ricevere input visivi, come gli occhi posseduti da molti organismi. Quando la luce colpisce l’organo o il dispositivo che riceve la luce, si verifica una qualche forma di elaborazione, come dal cervello o da un sistema computerizzato, per trasformare l’input sensoriale in una percezione significativa. In alcuni casi, la percezione della luce da parte dell’organismo o del dispositivo può fornire solo informazioni sulla presenza o meno di luce. In altri casi, come nel caso della percezione umana, la luce fornisce informazioni dettagliate sull’ambiente esterno sotto forma di colori, dati spaziali e forme ben definite.
La prima parte della percezione della luce si verifica quando la luce proveniente da una fonte interagisce con un organo sensoriale, come l’occhio umano. L’occhio umano, così come molti altri tipi di apparati sensoriali organici e artificiali, può concentrarsi su particolari caratteristiche ambientali, impegnandosi così nella percezione selettiva della luce. L’input sensoriale grezzo viene convertito in impulsi neurali nel caso della visione umana e animale o in segnali elettrici per dispositivi visivi computerizzati. Gli organi o i dispositivi in grado di ricevere input sensoriali non sono in grado di percepire da soli, poiché la percezione richiede l’elaborazione dell’input sensoriale.
Gli impulsi neurali o elettrici sono interpretati dal cervello che, nell’uomo, produce una rappresentazione dettagliata dell’ambiente esterno. Questa elaborazione presenta un problema interessante per psicologi, scienziati cognitivi e persino filosofi. L’elaborazione neurale è un intermediario necessario tra il mondo esterno e la percezione della luce umana, quindi le persone non vedono effettivamente una replica esatta del mondo così com’è oggettivamente. Non è noto come, esattamente, l’elaborazione neurale influenzi la percezione della luce e come il mondo percepito vari dal “mondo in sé”.
Un’ampia gamma di diverse malattie e disturbi umani ha un effetto deleterio sulla percezione della luce. Qualsiasi danno diretto agli occhi o alle parti del cervello responsabili dell’elaborazione degli stimoli visivi, ad esempio, può compromettere notevolmente o addirittura disabilitare completamente la percezione della luce. Allo stesso modo, alcune persone non sono in grado di percepire determinati colori o alcun colore mentre altri nascono completamente ciechi. Inoltre, malattie e disturbi come cataratta, glaucoma e retinopatia diabetica possono portare a disturbi della vista. Una varietà di trattamenti e terapie, persino impianti neurali, sono stati sviluppati per combattere tali problemi basati sulla percezione.