Quali sono i diversi tipi di aiuti respiratori?

Esistono diversi tipi di aiuti respiratori e ciascuno viene utilizzato per uno scopo specifico. Principalmente, l’aiuto respiratorio consiste in farmaci e dispositivi che aiutano ad assistere un paziente nella respirazione. Quelli con asma, insufficienza respiratoria cronica, fibrosi cistica o altre gravi malattie o lesioni respiratorie hanno più probabilità di aver bisogno di assistenza per la respirazione. In alcuni casi, l’ausilio respiratorio può essere utilizzato in coloro che hanno la polmonite o una grave influenza con la tosse.

Uno dei tipi più comuni di aiuto respiratorio è il nebulizzatore. La maggior parte dei consumatori ha familiarità con l’inalatore compatto, che è in definitiva una versione mini di un nebulizzatore. I nebulizzatori sono macchine o dispositivi che trasformano un farmaco liquido in una nebbia sottile che è più facilmente accettata dai tessuti sottili dei polmoni. I soggetti asmatici sono gli utilizzatori più comuni di nebulizzatori, sebbene in alcuni casi anche pazienti con altre malattie possano trarne beneficio.

Un altro tipo di aiuto respiratorio è l’uso di ossigeno con una maschera facciale o un tubo che viene inserito nel naso del paziente. Questo è comunemente usato per una varietà di disturbi, così come per coloro che soffrono di un problema non respiratorio ma che è temporaneamente senza fiato. Ad esempio, alle donne che partoriscono può essere fornita una maschera di ossigeno per aiutare la respirazione. In alcuni pazienti, l’ossigeno può essere utilizzato a lungo termine e può essere trasportato in bombole per un uso più conveniente.

Il respiratore meccanico è un tipo di ausilio respiratorio che viene utilizzato in casi estremi, comprese le malattie gravi in ​​cui il paziente non può più respirare a sufficienza da solo o in lesioni in cui i polmoni sono troppo danneggiati per eseguire la respirazione. I respiratori sono macchine che vengono attaccate ai pazienti tramite tubi che vanno nei polmoni. Forniscono la respirazione artificiale inviando delicatamente ossigeno ai polmoni e quindi espellendo l’anidride carbonica.

Nella maggior parte dei casi, i respiratori vengono utilizzati solo su base temporanea, anche se alcuni pazienti gravemente feriti o malati potrebbero dover rimanere connessi per periodi di tempo molto più lunghi. Dopo che il trauma ai polmoni è passato, il paziente può generalmente essere svezzato dalla respirazione artificiale. Questo deve essere fatto lentamente per consentirgli di riacquistare la capacità di respirare senza assistenza. In alcuni casi è necessario più di un tentativo.

La rianimazione cardiopolmonare (RCP) è un altro tipo di ausilio respiratorio che viene utilizzato principalmente in situazioni di emergenza in cui il paziente non respira e può avere poco o nessun polso. Cardio, o “cuore” si riferisce alle compressioni toraciche generalmente eseguite durante la RCP per riportare la frequenza cardiaca a un livello più sano. Polmonare, o “polmoni” si riferisce all’azione di respirare nella bocca del paziente per fornire stimolazione e aria ai polmoni. Questa procedura deve essere eseguita solo da persone certificate o da coloro che sono sotto la guida di professionisti dell’emergenza.