Le cappe chimiche, spesso chiamate cappe chimiche, vengono utilizzate per proteggere i lavoratori di laboratorio da sostanze chimiche pericolose. Il flusso d’aria attraverso una cappa impedisce ai fumi chimici tossici di diffondersi nella stanza. È importante notare che le cappe aspiranti possono sembrare simili a un altro dispositivo di sicurezza da laboratorio, l’armadio di biosicurezza, ma i due non sono intercambiabili: le cappe chimiche dovrebbero essere utilizzate solo per prodotti chimici e le cappe di biosicurezza solo per materiali a rischio biologico.
La tipica cappa aspirante è un armadio completamente chiuso con un sistema di ventilazione. Un’anta nella parte anteriore dell’armadio, solitamente in vetro, consente agli utenti di accedere all’interno della cappa. Le ante possono muoversi orizzontalmente o verticalmente, o in alcuni casi in entrambe le direzioni. Alcune sostanze, come i materiali radioattivi e l’acido perclorico, richiedono cappe chimiche specializzate e dovrebbero essere utilizzate solo in tali cappe. Qualsiasi sostanza chimica e attrezzatura all’interno di una cappa deve essere posizionata ad almeno 6 pollici (circa 15.25 cm) indietro dall’apertura per la protezione dell’utente.
Un flusso d’aria continuo scorre attraverso una cappa chimica, catturando i fumi pericolosi e scaricandoli all’esterno dell’edificio. Una volta che i fumi pericolosi sono all’esterno, la loro concentrazione nell’aria esterna è così piccola da non comportare alcun rischio. L’efficacia di una cappa dipende dalla velocità dell’aria che la attraversa. La velocità dell’aria sulla parte frontale della cappa, il punto in cui l’anta viene sollevata per consentire all’utente di accedere ai materiali al suo interno, viene regolarmente testata per garantire prestazioni adeguate.
La velocità dell’aria necessaria per una cappa chimica dipende dalla tossicità dei materiali utilizzati all’interno. Le sostanze chimiche di laboratorio comuni e meno pericolose, come l’etanolo, richiedono solo un armadio di classe C con una velocità frontale da 75 a 95 piedi al minuto (fpm) o da 23 a 29 metri al minuto (mpm). I materiali più pericolosi, come la maggior parte degli acidi, richiedono un armadio di classe B con una velocità frontale da 95 a 110 fpm (da 29 a 33.5 mpm). Le sostanze chimiche estremamente tossiche, compresi gli agenti cancerogeni, devono essere utilizzate in un armadio di classe A con una velocità frontale media da 115 a 125 fpm (da 35 a 28 mpm). Nessun punto sulla facciata di un armadio di classe A può avere una velocità inferiore a 100 fpm (30.5 mpm).
Le cappe chimiche standard scaricano un volume d’aria costante, il che fa aumentare la velocità del viso quando si abbassa la cappa. Una cappa di bypass utilizza la tecnologia a volume d’aria costante (CAV), che rimuove sempre lo stesso volume d’aria, anche quando l’anta è chiusa, ma non provoca un aumento della velocità del viso come fa una cappa standard. Le cappe d’aria a volume variabile (VAV) e ausiliarie sono progettate per diminuire il consumo di energia mantenendo il valore protettivo delle cappe chimiche. Le cappe VAV fanno questo riducendo il volume di scarico quando l’anta è abbassata, mentre le cappe d’aria ausiliarie aspirano l’aria esterna come parte dello scarico.