Che cos’è l’oralità?

L’oralità è un termine che si applica alle lingue che non hanno una forma prevalente di comunicazione scritta. Il termine si riferisce al modo in cui la lingua viene utilizzata nel pensare e nel parlare in popolazioni che non hanno accesso diffuso a una forma scritta della loro lingua. Le tradizioni orali sono state studiate per molti secoli perché si comprendeva che la lingua parlata veniva molto prima della lingua scritta. Lo studio dell’oralità nasce dallo studio delle tradizioni orali. Tuttavia, questo campo di studi non si limita a studiare la lingua stessa. Piuttosto, vede anche le culture che si affidano a questa forma di comunicazione attraverso una lente antropologica.

Lo studio dell’oralità pone una serie di domande su come funzionano le società in assenza della lingua stampata: in che modo l’economia di una società senza testo è diversa da una società con testo? In che modo la politica è diversa? Lo sviluppo umano degli individui nelle società puramente orali è diverso da quello degli umani nelle società che hanno sia la lingua parlata che scritta? Questi studi sono di particolare interesse oggi, quando il mondo si sta muovendo verso la globalizzazione. La globalizzazione è possibile senza l’uso universale del testo? Questa è una domanda importante per i ricercatori in questo campo.

L’oralità è stata divisa in due forme: primaria e residuale. Il tipo primario è visto nelle culture in cui la lingua e il suo uso sia nel pensiero che nel discorso esiste completamente al di fuori della conoscenza della scrittura. Alle persone di tali culture non è mai stato presentato un esempio di lingua scritta e non hanno mai sentito parlare di una cosa del genere.

L’oralità residua si riferisce a una lingua che è stata esposta alla scrittura, ma non l’ha incorporata completamente nell’uso quotidiano. Questa forma di è definita “residuale” perché l’oralità esiste ancora all’interno della lingua nonostante la presenza o la conoscenza del testo. In questo caso, l’oralità è pensata come un residuo che diminuisce man mano che una versione stampata della lingua diventa sempre più prevalente all’interno della società. Pertanto, l’oralità può essere pensata come un fenomeno che può esistere su una scala mobile.

È importante notare che lo studio di entrambe le varietà non è la stessa cosa dell’analfabetismo. L’analfabetismo è un termine che si riferisce all’incapacità di comprendere la lingua stampata mentre si vive in una società in cui la lettura e la scrittura sono prevalenti.