Che cos’è la teologia episcopale?

La Chiesa Episcopale, una miscela di tradizioni cattoliche e protestanti, fu uno dei numerosi movimenti protestanti principali che si formarono durante la nascita dell’America. Durante questo periodo, i coloni cristiani anglicani formarono le loro versioni riformate della teologia luterana che non richiedevano loro di inchinarsi alla monarchia britannica. La teologia episcopale forma la fede e le credenze di oltre 2,000,000 di membri all’inizio del 21° secolo, rendendola la quarta denominazione principale dopo le sette metodista, evangelica e presbiteriana. È ampiamente caratterizzato dalle sue tendenze liberali in materia di giustizia sociale e dall’approccio non fondamentalista all’interpretazione della Scrittura.

L’attrazione per molti fedeli è l’approccio interpretativo della teologia episcopale dell’Antico e del Nuovo Testamento, in particolare quando racconta la vita e i tempi di Gesù Cristo. I leader, chiamati vescovi e sacerdoti proprio come nella fede cattolica, predicano per accentuare il significato dei passaggi scritturali tanto quanto, se non di più, sottolineando i dettagli letterali. Ad esempio, un sondaggio sui membri della Chiesa episcopale condotto dall’Associazione degli archivi di dati religiosi (ARDA) ha rilevato che i sostenitori della teologia episcopale erano d’accordo per il 68% sul fatto che l’evoluzione fosse responsabile dell’ascesa della civiltà umana.

Questa mancanza di fondamentalismo è ulteriormente illustrata da altre dicotomie riscontrate nei risultati dell’ARDA. I membri della congregazione erano d’accordo per il 96.5% sull’esistenza di uno spirito universale, o Dio, e per il 92 percento sul fatto che la religione potesse condurre alla vita eterna. Solo il 40 percento di quegli stessi fedeli, tuttavia, credeva nell’esistenza di un vero e proprio luogo chiamato inferno. Inoltre, mentre il 71 percento è d’accordo con l’esistenza di standard ufficiali in base ai quali condurre una vita morale, solo il 27 percento si considererebbe conservatore.

La teologia episcopale iniziò nel 1789 e raggiunse la sua massima popolarità negli anni ‘1950 e ‘1960. La chiesa contava fino a 3,500,000 fedeli nel 1966, al culmine della guerra del Vietnam e del movimento per i diritti civili. Dal 1925, la chiesa ha mantenuto circa 7,000 chiese nei soli Stati Uniti e almeno 1,000,000 di membri. La teologia della chiesa ha messo radici anche all’estero, in posti come la Nigeria. Per decenni, le congregazioni episcopali sono state in gran parte contro la guerra, democratiche, registrate per il voto e orientate al servizio alla comunità.

Ampiamente conosciuta per una serie di “primati” nelle principali organizzazioni protestanti, la teologia episcopale è stata la prima a spronare un organismo religioso anglicano a ordinare una donna come sacerdote, nel 1976; nel 2011, la chiesa è guidata da una donna, la primate Katharine Schori. È stato anche tra i primi a ordinare sacerdoti afroamericani o apertamente gay e a consentire ai sacerdoti di celebrare matrimoni gay.