L’accento secondario è un tipo specifico di accento e intonazione che i linguisti definiscono come un accento che è soggiogato a un altro accento primario all’interno di una specifica parola multisillabica. Per dirla in modo diverso, l’accento primario è la sillaba più accentata in una parola, e l’accento secondario è la successiva sillaba più intensamente accentata. I linguisti e altri esperti usano lo stress primario e secondario insieme ad altri elementi di stress, come treccia terziaria, sillabe non accentate e altri elementi del linguaggio che hanno a che fare con il tono e la cadenza complessivi del linguaggio.
Considerando l’accento primario e secondario nelle parole, gli esperti hanno identificato vari tipi di accento e intonazione che possono servire come accenti primari o secondari. Uno di questi è chiamato stress informativo o “tonico”, dove il tono della voce può indicare lo stress per una sillaba. Un altro è talvolta chiamato stress “vero” o “fonemico”, in cui i cambiamenti respiratori possono produrre i cambiamenti di stress.
È importante notare che l’accento secondario di solito si applica solo a parole più lunghe di quattro o più sillabe. In queste parole più lunghe, può essere utile scomporre l’intera parola per accento ed esaminare dove si trovano sia gli accenti primari che quelli secondari. Ad esempio, nella parola “controintuitivo”, che include sei sillabe, la maggior parte degli esperti generalmente concorda sul fatto che la quarta sillaba riceve l’accento primario e la prima sillaba riceve l’accento secondario. Un modo in cui le persone lavorano con questa designazione dell’accento è spiegare che l’accento di questa parola la suddivide in due parti, una che inizia con la prima sillaba e l’altra che inizia con la quarta sillaba.
Un altro elemento popolare di stress è chiamato vocale ridotta. Le vocali ridotte sono estremamente importanti per comprendere meglio lo stress della lingua inglese. Ad esempio, prendendo la parola “deliberato”, i linguisti possono scomporre l’accento e spiegare come l’accento principale sulla seconda sillaba si collega a tre vocali non accentate nelle sillabe rimanenti. La prima è la “e” della prima sillaba, in cui la vocale è molto accorciata. Il secondo è il “mangiato”, che si riduce similmente se la parola è usata come aggettivo, ma riceve un accento secondario se la parola è usata come verbo.