La nasalizzazione è la produzione di suoni del linguaggio emettendo aria attraverso la cavità nasale. L’aria che risale dai polmoni viene modificata in diversi punti da varie strutture per produrre i diversi suoni utilizzati nel discorso. Quando l’aria fluisce verso l’alto, può essere deviata nella cavità orale o nasale. Tre suoni di consonanti in inglese sono caratterizzati da un flusso d’aria nasalizzato. Le vocali inglesi sono nasalizzate solo quando si verificano vicino a una consonante nasalizzata in una parola.
Il velum, o palato molle, è un muscolo situato nella parte posteriore del palato di una persona. Facilita o previene la nasalizzazione dei suoni del linguaggio incanalando l’aria nella cavità orale o nasale. Quando è chiuso, il velo sigilla la cavità nasale per la produzione di suoni del parlato orale, aperto fa il contrario per facilitare i suoni nasali. La respirazione richiede una posizione velare aperta in modo che il velo rimanga aperto a riposo. Chiuderlo per produrre suoni verbali orali richiede un controllo muscolare attivo.
L’inglese presenta tre consonanti nasali: n, m e ng. Questi tre suoni sono prodotti utilizzando articolatori orali, come le labbra per m, anche se l’aria scorre prevalentemente attraverso la cavità nasale. Sebbene non ci siano vocali inglesi con nasalizzazione come caratteristica distintiva, le vocali in prossimità delle consonanti nasali spesso diventano nasalizzate durante la normale produzione del discorso a causa di un processo chiamato assimilazione. Gli ascoltatori percepiscono la mancata nasalizzazione delle vocali normalmente assimilate come pronuncia errata. Altre lingue, come il francese, presentano vocali puramente nasalizzate.
Molti bambini mostrano errori di nasalizzazione mentre imparano a parlare. Ad esempio, un bambino può nasalizzare l’inizio di una parola che termina con un suono nasalizzato, o viceversa, sostituendo “man” con “tan” o “man” con “mat”. Errori di assimilazione come questi sono facilmente identificabili in base ai contesti di comunicazione e tipicamente si risolvono nella prima infanzia senza intervento. Errori di questo tipo che persistono oltre i cinque anni dovrebbero essere valutati da un logopedista.
Disturbi come la palatoschisi spesso provocano una sovrapproduzione di suoni nasali del linguaggio. In molti casi i disturbi palatali colpiscono la muscolatura velare e rendono difficile il sollevamento del velo e la chiusura della cavità nasale. Ciò si traduce in suoni normalmente orali prodotti per via nasale, il che distorce il suono e spesso rende difficile capire il discorso della persona. La chirurgia è spesso necessaria per correggere questo tipo di errore di nasalizzazione.