Varuna è uno degli dei più potenti del primo Induismo, diventando in seguito un dio dell’acqua. Era considerato come avere il dominio sull’oceano degli dei, governare il cielo, portare le piogge, supervisionare il mondo sotterraneo e stabilire la legge universale.
Varuna è visto come il più onnisciente dei primi dei indù, ed è spesso considerato anche onnipotente. Il suo ruolo era assicurarsi che l’ordine fosse mantenuto in tutto l’universo. Era considerato il sacro custode della forza di rta, che è la forza che mantiene l’universo esattamente come dovrebbe essere. Fu Varuna che si assicurò che il sole attraversasse il cielo, separando il giorno e la notte, e che mantenesse fissa la terra.
Varuna è solitamente raffigurato come un uomo bianco alto, che indossa una scintillante armatura d’oro. Si fece strada sulla sua cavalcatura, Makana o Makara, uno strano mostro marino. A volte Makara era visto come una sorta di miscuglio di coccodrilli e delfini, o occasionalmente come un enorme pesce con la testa di un elefante. Portava spesso in giro un cappio formato da un serpente ed era conosciuto come il boia cosmico nel suo ruolo più vendicativo.
Varuna ha assicurato che le leggi fossero sempre osservate. Non solo le leggi della natura, su cui presiedeva, ma anche le leggi e i giuramenti dell’uomo. Quando un uomo infranse un giuramento, fu Varuna a punirlo. Era raffigurato come onnisciente e si diceva che le stelle quasi infinite fossero i suoi occhi, che osservavano tutto ciò che accadeva sulla terra e nella mente degli uomini. Era anche associato agli inferi e insieme a Yama guidava le persone lì e le supervisionava nell’aldilà, e poteva scegliere di dare loro il dono dell’immortalità se lo desiderava.
Varuna fu anche accusato di dominare l’oceano celeste degli dei. Era da questo oceano che tutta la pioggia veniva sulla terra, e quindi era responsabile delle piogge che nutrivano i raccolti e rendevano possibile la vita. Nelle successive tradizioni indù questo ruolo divenne gradualmente sempre più importante per Varuna, poiché la sua onniscienza e onnipotenza furono oscurate dagli dei di Vishnu, Brahma e Shiva.
Uno dei miti più famosi che coinvolgono Varuna viene dal Ramayana. In esso, un avatar del grande dio Vishnu, Rama, desidera attraversare il potente oceano di Lanka. Prega e offre sacrifici a Varuna, implorandolo di assisterlo. Quando Varuna non risponde, Rama inizia ad attaccare le acque dell’oceano stesso, uccidendo le creature all’interno e dando fuoco all’acqua. Alla fine appare Varuna, poiché Rama è sul punto di usare un’arma in grado di distruggere tutta la creazione e si scusa con Rama. Calma le acque, il che consente di costruire un ponte attraverso l’oceano. Il racconto dimostra la rettitudine di Rama e agisce anche come una parabola per dire che la violenza può essere giustificata dopo che sono stati compiuti i giusti atti santi e non hanno ricevuto risposta dagli dei.