Che cos’è il vocabolario visivo?

Il vocabolario visivo è costituito da immagini o immagini che rappresentano le parole e il loro significato. Allo stesso modo in cui le singole parole rendono possibile il linguaggio scritto, le singole immagini rendono possibile un linguaggio visivo. Il termine si applica anche a una teoria della comunicazione visiva che dice che le immagini e le immagini possono essere “lette” allo stesso modo delle parole. Poiché il mondo moderno diventa sempre più orientato all’immagine, la comunicazione visiva può diventare più importante della comunicazione scritta. Gli educatori stanno già utilizzando il vocabolario visivo per apprendere e rafforzare il vocabolario scritto.

L’idea di imparare visivamente un vocabolario non è del tutto nuova. Ci sono, per esempio, le flash card usate per insegnare le parole ai bambini. Potrebbe esserci l’immagine di un gatto su un lato e la parola “gatto” sull’altro. Le immagini possono essere applicate anche a parole più complesse. Aggettivi come “assonnato”, “arrabbiato” o “confuso” possono essere trasmessi nelle immagini.

Le immagini possono essere utilizzate per apprendere un vocabolario più ampio se associate a parole meno conosciute o difficili da ricordare. Ad esempio, espandere l’immagine di sonnolenza può portare a imparare la parola “soporifero”, qualcosa che rende una persona assonnata. Un’immagine che mostra una persona che sembra confusa o incerta può essere associata alla parola “sconcertato”. Tali associazioni di immagini e parole vengono ora vendute come sussidi di studio negli Stati Uniti per la parte relativa al vocabolario degli esami di collocamento universitario. Sono disponibili anche thesauri visivi.

Sembra poco disaccordo sul fatto che il mondo sia diventato sempre più orientato visivamente. Tra i giovani, in particolare nelle culture industriali e occidentali, l’interesse per la comunicazione scritta è diminuito. C’è ancora dibattito sul fatto che un vocabolario visivo possa, o addirittura possa, superare la lingua scritta come principale forma di comunicazione.

Una teoria è che la cultura è sempre più visiva. Il mondo si comprende attraverso le immagini e non leggendo le parole. In futuro, le parole potranno essere utilizzate solo per alcuni tipi di transazioni commerciali e governative. I libri stampati tradizionali saranno letti da una minoranza di individui. Alcuni prevedono che entro la fine del secolo quasi tutte le parole e le immagini saranno trasmesse attraverso Internet.

I teorici linguistici sottolineano che le immagini sono rappresentative e non possono essere “lette” come una frase o un libro. Il cervello “legge” un’immagine in modo diverso e non c’è modo di escogitare regole che funzionino per le immagini nel modo in cui le regole grammaticali e ortografiche si applicano alle parole. Con la lingua scritta, anche una frase senza senso ha senso se usata come esempio di violazione di una regola: “John apple a red mangiò”.
Un approccio più cauto riconosce la crescente importanza e status del vocabolario visivo. Sottolinea che le immagini e le parole insieme possono a volte essere la forma di comunicazione più potente. Tuttavia, le immagini dipendono ancora necessariamente dal vocabolario scritto. Un’immagine può “valere più di mille parole”, ma viene ricordata solo pensandoci con le parole.