La meditazione ebraica è praticata in una varietà di modi, ma il suo obiettivo è sempre quello di raggiungere la spiritualità e una migliore comprensione dell’ebraismo e delle sue credenze. Anche il rilassamento e i benefici per la salute di questa meditazione sono importanti. Le tecniche di meditazione ebraiche includono il canto dei versi della Torah, la concentrazione sul suono delle parole ebraiche, lo studio analitico della Torah e la preghiera in meditazione. Come altre forme di meditazione, la meditazione ebraica può essere praticata da soli o in gruppo.
L’ebraismo ha una lunga tradizione di meditazione spirituale e molte tecniche di meditazione odierne si basano su testi antichi. La meditazione era una componente chiave del movimento della Kabbalah che la tradizione ebraica dice abbia più di 4,000 anni, così come il movimento chassidico che si sviluppò nel XVIII secolo. L’attenzione della Kabbalah è principalmente su Dio e sulla natura dell’esistenza umana. Il movimento chassidico ha fatto rivivere gli insegnamenti della Kabbalah per le masse e i maestri chassidici hanno insegnato che la comprensione religiosa deve essere combinata con la meditazione affinché sia efficace.
Sefer Yetzirah è un antico testo che descrive la meditazione ebraica. Consiglia di meditare sul nulla e su Dio così come sugli opposti come il bene e il male. La meditazione delle parole è importante anche nella tradizione ebraica, che sostiene che le parole non sono solo simboli ma hanno il potere di trasformare l’anima attraverso la contemplazione. Il Sefer Yetzirah afferma che, poiché Dio ha creato le lettere, esse sono vitali per la meditazione spirituale e la comprensione della natura dell’universo. Il meditatore seleziona una lettera e la delinea nella sua mente. Quindi visualizza la lettera in relazione con altre lettere, infine combinandole in parole e poi in righe di testo.
La meditazione della Kabbalah conosciuta come Sh’ma si concentra sull’unicità dell’universo. La base di questa meditazione è un verso della Torah, che raccomanda agli ebrei di concentrarsi sull’unicità di Dio quando si sdraiano per dormire la notte e si svegliano al mattino. Anche la Torah consiglia di iniziare la meditazione un’ora prima di iniziare a pregare. Lo scopo in questo è avvicinare il meditante all’unità con Dio come preparazione alla preghiera.
Un’altra meditazione Kabbalah viene utilizzata prima di provare a concepire un bambino. Riconosce l’unità del maschio e della femmina diventando un’unica anima. Secondo questa convinzione, i bambini scelgono i loro genitori e la meditazione spirituale assicura che i genitori attirino un’anima spirituale.
Le posizioni meditative sono importanti anche nella meditazione ebraica. Alcuni esperti di mediazione ebrei consigliano di inginocchiarsi con le mani tese o alzate per ottenere energia spirituale. Un’altra posizione, chiamata posizione profetica, prevede l’inginocchiarsi con la testa tra le ginocchia. Questa posizione è un riferimento specifico a Elia sul Monte Carmelo.