Che cos’è la psicoterapia adleriana?

La psicoterapia adleriana è una scuola di psicoterapia derivata dalle opere di Alfred Adler. Una delle caratteristiche distintive di questa scuola di psicoterapia è la sua focalizzazione sull’idea di inferiorità. La psicoterapia adleriana non solo propone una teoria unica della personalità, ma propone anche modi regolari di reindirizzare le energie dannose su percorsi più benefici. In molti modi, l’obiettivo di questo tipo di terapia non è creare un individuo che sia in pace con i suoi molti difetti, ma aiutare le persone a diventare cittadini produttivi e sani. Questo è in contrasto con molte altre forme di psicoterapia, in cui nessun tipo di azione o personalità è considerata dannosa se è internamente in equilibrio.

La scuola di psicoterapia adleriana deriva dalle credenze e dalle filosofie di Adler sulla mente umana. Adler era un contemporaneo di Freud, ma lui e Freud non erano d’accordo su molte questioni importanti. Una delle parti più interessanti della visione della psicoterapia di Adler era la sua enfasi sul contributo comunitario e cooperativo, nonché su come il contesto sociale influenza la psicologia individuale.

Un praticante di psicoterapia adleriana cerca non solo di orientare il paziente fuori dall’autodistruzione attraverso l’inferiorità, ma anche di dirigere quel paziente verso la produttività, che crea un senso di superiorità. La connessione sociale e il senso di comunità sono promossi in questa scuola di pensiero. La forma che assume questa connessione dipende dall’epoca in cui viene praticata la terapia.

Molti psicoterapeuti adleriani credono che i modelli di vita si stabiliscano durante l’infanzia, quindi questioni come l’ordine di nascita e l’educazione sociale sono ritenute molto importanti. Il modo in cui una persona vede la propria unità sociale viene quindi ampliato per diventare il modo in cui guarda il mondo in generale. Quando si instaurano modelli distruttivi di inferiorità, un individuo può diventare incapace di far fronte alla propria situazione sociale.

La tipica psicoterapia adleriana assume la forma di un dialogo socratico, nel senso che il terapeuta pone domande per guidare il paziente a una comprensione autonoma. Il fulcro di questo dialogo è in parte diretto dal terapeuta, ma poiché implica partecipazione, il paziente dirige anche il flusso logico della seduta. Idealmente, i pazienti sono abbastanza competenti da identificare i buchi nei loro processi mentali e altre qualità negative quando vengono presentati con procedure logiche incontrovertibili che dimostrano che si sbagliano. Questo non è un approccio adatto quando si ha a che fare con persone con gravi psicosi o altre malattie mentali debilitanti che compromettono il pensiero.