La teologia presbiteriana deriva dal protestantesimo e trova le sue origini negli insegnamenti di Giovanni Calvino. Il principio fondamentale che governa la teologia presbiteriana è che la salvezza viene dalla sola fede, non dalla venerazione di immagini e santi o dalla preghiera per i morti. Alcuni dei capi più importanti della Chiesa presbiteriana furono John Knox in Scozia e Ulrich Zwingli e Heinrich Bullinger in Svizzera.
Il termine “presbiteriano” deriva da presbyteros, che è la parola greca per “anziano”. L’organizzazione della Chiesa presbiteriana è simile a quella delle chiese protestanti che hanno adottato le idee della Riforma protestante in Svizzera. I sacerdoti, che sono eletti democraticamente dalle comunità cristiane locali sia da uomini che da donne, amministrano la Chiesa presbiteriana. Sono anche membri dei consigli della Chiesa, dei presbiteri, dei sinodi, del Consiglio nazionale e del Consiglio supremo.
La teologia della Chiesa Presbiteriana accetta sia il Simbolo degli Apostoli che il Simbolo di Nicea. Tra le sottolineature di questo tipo di teologia vi sono l’elezione divina, la sovranità di Dio, l’importanza dei sacramenti e il perfetto equilibrio tra pietà e cultura intellettuale. Anche se questa teologia deriva dagli insegnamenti di Calvino, non insegna che Dio abbia predestinato alcune persone alla salvezza e altre alla dannazione. I presbiteriani considerano che sebbene tutti gli esseri umani meritino una punizione per la loro natura peccaminosa, Dio ha deciso di scegliere un numero per la salvezza e lasciare che gli altri seguano la propria strada.
Nella teologia presbiteriana sono accettati solo due sacramenti istituiti da Gesù: il battesimo e la Cena del Signore. I presbiteriani credono che il battesimo sia un sacramento istituito da Gesù, in cui una persona che entra nella chiesa riceve una nuova nascita e il perdono dei peccati. Il battesimo si fa nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e si può fare una sola volta nella vita. L’acqua è usata come elemento esterno del battesimo, ma l’immersione non è necessaria. La Cena del Signore commemora il sacrificio compiuto da Gesù sulla croce e gli elementi esterni – pane e vino – simboleggiano rispettivamente il corpo e il sangue di Gesù.
Nella teologia presbiteriana, la Bibbia è il mezzo attraverso il quale i cristiani apprendono la presenza di Dio in tutti gli aspetti della vita umana, dalle origini dei tempi fino ai giorni nostri. I presbiteriani credono che l’eterna bontà di Dio e il costante amore per la sua creazione possano essere compresi studiando la Bibbia. Sia l’Antico che il Nuovo Testamento sono usati dai presbiteriani.
I collegi presbiteriani esistono in tutti i paesi in cui questa chiesa è presente. Molti di loro offrono ai bambini un’educazione tradizionale secondo i principi morali del presbiterianesimo. Per le persone interessate a ottenere una laurea in teologia, i college presbiteriani offrono corsi relativi alla teologia presbiteriana, al lavoro missionario e alla consulenza pastorale.