La tipizzazione forense del DNA è il processo mediante il quale gli individui vengono identificati utilizzando campioni genetici. Due campioni diversi sono definiti da una serie di numeri identificativi e abbinati per vedere se sono uguali. Sir Alec Jeffreys dell’Università di Leicester ha sviluppato il concetto nel 1985. La tipizzazione del DNA forense viene utilizzata in una serie di indagini, in particolare in quelle che coinvolgono stupro e omicidio, per condannare o scagionare i sospetti.
La tipizzazione forense del DNA inizia con l’ottenimento di campioni di DNA da individui. Le migliori fonti di questi campioni sono fluidi corporei come saliva, sangue e sperma. Molte persone hanno precedentemente immagazzinato campioni o il DNA può essere ottenuto di recente da oggetti personali. Tuttavia, la migliore fonte di questi campioni deriva dall’uso di un tampone buccale all’interno della guancia. Vengono utilizzate numerose tecniche per creare un campione di riferimento e viene tentata una corrispondenza genetica.
Sono state sviluppate diverse opzioni per creare campioni di DNA. Il processo di digestione viene utilizzato nel polimorfismo della lunghezza dei frammenti di restrizione. Tuttavia, questo processo rende difficile identificare i singoli cromosomi. Il DNA può essere identificato più da vicino con piccoli campioni di partenza nella reazione a catena della polimerasi. Anche in questo caso, questa tecnica ha risultati limitati quando i campioni vengono mescolati, come nei casi di stupro. Il metodo più comunemente usato oggi è l’analisi breve ripetuta in tandem. Questo utilizza sequenze di basi ripetute nel DNA per identificare il tipo di DNA corretto.
Il mondo ha sviluppato una serie di database del DNA che aiutano nella ricerca di corrispondenze durante la tipizzazione forense del DNA. Ognuno di questi negozi contiene una vasta collezione di codici genetici diversi. Uno scienziato forense usa questi campioni esistenti per abbinare il DNA di un sospetto. La maggior parte di questi database del DNA sono gestiti dai governi, con il più grande contenuto negli Stati Uniti. A partire dal 2007, oltre cinque milioni di codici genetici sono stati memorizzati nel Combined DNA Index System.
Durante gli anni ‘1980, quando la tipizzazione del DNA nella medicina legale era agli inizi, molti avvocati e personale giudiziario espressero preoccupazione per il concetto utilizzato per perseguire o scagionare i criminali. Tuttavia, una maggiore comprensione della scienza e migliori pratiche hanno portato all’ammissione del DNA nelle prove.
La tipizzazione del DNA forense può anche utilizzare il materiale genetico dei familiari dei sospetti. Questo metodo è utile quando non sono disponibili nuovi campioni dal sospetto. Esistono numerose critiche a questo concetto a causa del fatto che non vengono effettuate corrispondenze esatte. In teoria, sono possibili corrispondenze tra individui non imparentati della stessa razza. Questo concetto è forse una forma di profilazione razziale.