L’ammortamento accumulato ha a che fare con la determinazione del valore netto corrente di un determinato bene. Nell’ambito del processo di calcolo dell’ammortamento accumulato per un bene o un gruppo di beni, è necessario prendere in considerazione diversi fattori, che vanno dal prezzo di acquisto originario all’attuale livello di rendimento dell’investimento.
Poiché l’ammortamento accumulato implica il raggiungimento di uno stato aggregato del valore dei beni in un determinato momento, è necessario determinare il periodo da rivedere. Generalmente, l’intervallo di tempo inizierà con la data di acquisto del bene e si estenderà fino alla fine di un periodo fiscale o solare in corso. L’impostazione del perimetro temporale è importante, poiché il calcolo dell’ammortamento consiste nel confrontare le spese relative all’attività sostenute in un determinato periodo di tempo, rispetto al valore dell’attività durante lo stesso periodo.
Diversi elementi chiave dei dati sono necessari per calcolare l’ammortamento accumulato. Insieme al prezzo di acquisto, è importante notare l’attuale valore di mercato del bene. Il valore di mercato corrente è l’importo per il quale l’attività potrebbe essere venduta oggi. Anche la performance del bene è importante per arrivare all’ammortamento accumulato. In particolare, è importante annotare qualsiasi ricavo o interesse che è stato generato dal bene dopo l’acquisizione.
Una volta che c’è una solida comprensione dei costi o delle spese associati al bene e dei ricavi ottenuti dalla proprietà del bene, deduci il costo dal valore complessivo del bene, incluso il prezzo di acquisto e le entrate. La cifra risultante dimostrerà l’attuale livello di ammortamento accumulato e aiuta a stabilire il valore contabile.
In alcuni casi, il calcolo dell’ammortamento accumulato può comportare la possibilità di una cosiddetta svalutazione. In sostanza, la svalutazione consente una riduzione del valore di carico, in quanto il prezzo di acquisto è stato superiore al valore corrente di mercato.
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